Digrignare i denti può essere fastidioso e persino spaventoso, e alcuni addirittura lo associano a problemi di salute. Il dentista-ortodontista, candidato di scienze mediche e vicepresidente della società degli ortodontisti linguali della Russia Andrey Zhuk ha spiegato perché non dovresti aver paura di digrignare i denti.

Nel linguaggio medico, il digrignamento dei denti si chiama bruxismo. Può essere diverso: c’è un giorno e c’è una notte, in cui il serraggio dei denti è involontario.

Se guardi le persone intorno a te, puoi notare la contrazione dei muscoli masticatori vicino all’angolo della mascella quando le persone non mangiano, ma leggono, guardano o ascoltano. Questo è chiaramente visibile: il muscolo masticatorio è molto potente e le sue contrazioni sono visibili.

Perché si verifica il bruxismo

Ci sono tre cause principali del bruxismo: infezione parassitaria, malocclusione e stress emotivo. Ma oggi è abbastanza ovvio che la connessione tra digrignamento dei denti e parassiti non è stata confermata.

In precedenza si pensava che gli elminti secernono una tossina che irrita le terminazioni nervose e provoca la contrazione dei muscoli striati, inclusa la masticazione. Tuttavia, non è stata trovata alcuna prova di questo fatto e la teoria parassitaria dell’insorgenza del bruxismo è stata ora confutata. Cioè, se una persona digrigna i denti, ciò non significa che abbia i vermi.

Per quanto riguarda la malocclusione, infatti, c’è sempre un disallineamento dei denti qualche contatto tra i denti superiori e inferiori. Sentendolo, una persona cerca involontariamente di rimuoverlo, cancellarlo. I muscoli si contraggono di riflesso, una persona inizia a digrignare i denti, cercando di eliminare un contatto eccessivo.

EUn’altra causa del bruxismo è lo stress emotivo. Ci sono ampie prove che uno stato emotivo può provocare il digrignamento dei denti. Siamo regolarmente esposti allo stress: a casa, al lavoro, per strada e anche in vacanza. Stringere i denti è uno dei modi per scacciare le emozioni negative.

Come può essere utile il bruxismo

Gli episodi di bruxismo di solito si verificano durante la notte. Quando dormiamo, viene attivato il lavoro delle strutture sottocorticali del cervello, che accumula emozioni negative durante il giorno e le rilascia durante la notte. Il bruxismo risulta essere un meccanismo che protegge dagli effetti dannosi dello stress.

È noto che lo stress può causare e aggravare una varietà di malattie. Una persona che digrigna i denti elimina parzialmente lo stress e le sue conseguenze.

Quando il bruxismo può essere pericoloso

Una delle principali tesi dei dentisti moderni è “cigolio sulla tua salute”. Tuttavia, in alcuni casi, il bruxismo porta a un sovraccarico del sistema dentale e problemi con i tessuti duri: si verifica l’abrasione, il tessuto osseo attorno alle radici dei denti viene distrutto. Inoltre, l’articolazione temporomandibolare è sovraccaricata e deformata.

È importante che il bruxismo non porti a tali conseguenze. Questo è possibile se si normalizza la posizione e la chiusura dei denti. Se il morso è corretto, il carico su tutti i denti sarà distribuito uniformemente, il rischio di sviluppare i problemi discussi sopra sarà minimo.

La scelta di un overbite non è solo per ragioni estetiche. La corretta posizione dei denti assicura l’equilibrio del sistema dentoalveolare, che aiuta a evitare molti problemi di salute. Puoi farlo contattando un ortodontista.

È brutto se un bambino digrigna i denti

Il bruxismo nei bambini compare intorno ai tre anni. In alcuni casi, questo è anche un modo per affrontare lo stress, buttare via sentimenti ed emozioni negative.

Un altro motivo comune è la fisiologia. All’età di tre anni, la prima generazione di denti si forma in un bambino, inizia a studiare come funziona il suo sistema dentoalveolare: stringere, digrignare i denti e strofinarli l’uno contro l’altro.

I genitori potrebbero avere paura di grattarsi, iniziare a controllare il bambino per i vermi , portare al neurologo, anche provare a vietare di stringere i denti. Ma il bruxismo non è motivo di preoccupazione e non dice nulla sulle condizioni neurologiche del bambino.