Xenoormesi, piante stressate e cosa possiamo prendere da loro

Anche se viviamo in una metropoli, non dobbiamo dimenticare che facciamo parte di un unico ecosistema. Tutti gli organismi in un ecosistema forniscono attenzione reciproca, e non solo mangiandosi a vicenda o competendo per le risorse. Gli organismi viventi, compreso l’uomo, nel corso degli anni di evoluzione hanno sviluppato la capacità di “leggere” i segnali prodotti da altri esseri viventi, come le piante. Le piante producono sostanze chimiche che le proteggono da condizioni ambientali avverse. Questi composti, a loro volta, hanno un effetto sugli organismi che li consumano: umani, animali e funghi.

Le piante stressate ci rendono più forti

Le reazioni allo stress nell’ecosistema si sono sviluppate per milioni di anni, hanno aiutato e continuano ad aiutare a prepararsi all’insorgenza di condizioni avverse, sincronizzandosi con i ritmi naturali e con altri organismi. Questo fenomeno è chiamato xenoormesi. Un grande contributo alla descrizione di questo fenomeno è stato dato dal professore di genetica David Sinclair, noto per il suo lavoro nel campo della teoria dell’invecchiamento.

Potresti essere sorpreso, ma gli effetti benefici delle piante per la maggior parte sono associati proprio alle molecole formate in risposta allo stress. Tali molecole sono chiamate xenoormetine. Ad esempio, i polifenoli presenti nel tè e nella curcumina, così come il resveratrolo, interagiscono con dozzine di bersagli molecolari e hanno effetti positivi sulla salute. Inoltre, questi effetti dei componenti vegetali non sono correlati alla capacità antiossidante, sono un esempio di xenoormesi.

Alleati verdi

Comprendendo l’essenza di questo fenomeno, possiamo presumere che più una pianta è evolutivamente antica, maggiori sono le sue capacità di adattamento e ci si può aspettare un effetto più benefico per l’uomo. Cambio di stagione, condizioni climatiche avverse e pericoli “caricano” le piante di componenti biologicamente attivi.

Seguendo questa logica, le piante coltivate cresciute in condizioni artificiali contengono meno molecole biologicamente attive rispetto alle loro controparti selvatiche.

Un altro esempio di questo fenomeno sono i crononutrienti. Lo sai che i componenti attivi delle piante possono influenzare i nostri ritmi biologici? A questo si collegano interessanti risultati ottenuti nei roditori. Ad esempio, è stato dimostrato che nutrire i ratti con frutta durante la stagione invernale ha portato a una violazione del metabolismo dei grassi e dei carboidrati e ha contribuito all’obesità.

È interessante notare che oltre il 60% dei medicinali per il cancro e le malattie infettive sono di origine vegetale. Questa storia con la trasformazione di componenti vegetali in medicinali è iniziata molto tempo fa. Un esempio è la scoperta dell’aspirina, i cui predecessori furono isolati da Ippocrate nel V secolo a.C. dalla corteccia di salice. Oggi vengono prodotte ogni anno 45.000 tonnellate di aspirina, un derivato dell’acido salicilico acetilato. Un altro esempio ben noto è la metformina, il cui prototipo era un alcaloide della pianta Galéga officinalis (ruta di capra).

 

Viene discusso l’effetto positivo della xenohormensis sulla formazione del feto e sull’aumento della durata della vita della prole. Così, ancora una volta, l’attenzione si concentra sull’importanza dell’alimentazione materna durante la gravidanza.

Xenoormesi pratica: come ottenere il massimo dalle piante?

  • Mangia più cibi vegetali: verdure, frutta, semi, noci, fagioli, piante verdi, fiori, alghe.
  • Includere piante selvatiche nella dieta: denti di leone, goutweed, ortiche, frutti di bosco e bacche.
  • Dai la preferenza alle piante coltivate nell’ambiente naturale rispetto alle serre.
  • Includere piante evolutivamente antiche nella dieta: felci, alghe, bacche.
  • Dai la preferenza a varietà più tradizionali di frutta e verdura, non inseguire nuove selezioni.
  • Utilizza estratti di piante antiche sotto forma di integratori alimentari. Ad esempio, estratti di aghi, ginkgo biloba, uva, olio d’oliva.
  • Osserva la stagionalità di frutta e verdura: se sei cresciuto e vivi nella corsia centrale con un inverno freddo, allora non dovresti lasciarti trasportare da mango e uva in inverno.
  • Sottoponi le piante agricole e del giardino domestico a uno stress moderato. Ad esempio, regola l’irrigazione o l’illuminazione.
  • Mangia le piante della zona in cui ti trovi: quando ti trasferisci in un altro continente, ha senso includere attivamente le piante locali nella dieta: questo ti aiuterà ad adattarti.

 

 

Xenoormesi, piante stressate e cosa possiamo prendere da loroultima modifica: 2023-06-27T06:50:13+02:00da Elzanda394

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