Oltre il pensiero...

Meditazione autunnale....


Per combattere la malinconia – per me inevitabile – di questi primi giorni di novembre, non c’è molto di meglio delle parole di un grande poeta e grande visionario, Jorge Luis Borges. Le sue poesie hanno il potere di aprire davanti ai nostri occhi scenari un po’ misteriosi e anche un po’ mistici, magari non chiarissimi ma sicuramente vivaci e vividissimi.

Una bussola Tutte le cose sono parole della lingua in cui Qualcuno o Qualcosa, notte e giorno, scrive quell’infinito garbuglio che è la storia del mondo. Nel suo vortice passano Cartagine e Roma, io, tu, lui, la mia vita che non capisco, questa agonia di essere enigma, caso, crittografia, e tutta la discordia di Babele. Dietro il nome c’è ciò che non si nomina; oggi ho sentito gravitare la sua ombra su quest’ago azzurro, lucido e lieve, che verso il confine di un mare tende il suo zelo con qualcosa di un orologio visto in sogno e qualcosa di un uccello addormentato che si muove.

Questa poesia mi piace molto , trovo che gli ultimi due versi siano splendidi. I versi evidenziano da una parte l’uomo, coi suoi tentativi di mettere ordine nel mondo dando un nome alle cose ,senza però riuscire a dominare il tempo o a spiegare il senso della propria esistenza , e dall’altra quel mistero che ci controlla tutti, che non si può nominare né descrivere eppure è il motore del mondo,che non si ferma mai.

Giorgio De Chirico__Meditazione  autunnale__1912