Oltre il pensiero...

Viaggio nella Dualità tra immaginazione e realtà...


  Sotto una piccola stella Con uno sguardo mi ha resa più bella, e io questa bellezza l'ho fatta mia Felice, ho inghiottito una stella. Ho lasciato che mi immaginasse a somiglianza del mio riflesso nei suoi occhi. Io ballo, io ballo nel battito di ali improvvise. Il tavolo è tavolo, il vino è vino nel bicchiere che è un bicchiere e sta lì dritto sul tavolo. Io invece sono immaginaria, incredibilmente immaginaria, immaginaria fino al midollo. Gli parlo di tutto ciò che vuole: delle formiche morenti d'amore sotto la costellazione del soffione. Gli giuro che una rosa bianca, se viene spruzzata di vino, canta. Mi metto a ridere, inclino il capo con prudenza, come per controllare un'invenzione. E ballo, ballo nella pelle stupita, nell'abbraccio che mi crea. Eva dalla costola, Venere dall'onda, Minerva dalla testa di Giove erano più reali. Quando lui non mi guarda, cerco la mia immagine sul muro. E vedo solo un chiodo, senza il quadro. Wislawa Szymborska

Descrizione di come  la poetessa si vede nell'illusione della immaginazione, esaltando il desiderio di migliorarsi per affascinare colui che si interessa a lei, in un incontro immaginario. Il tutto come opera di una stella  inghiottita  con la sua luce. Ma il confronto con la realtà deludente induce il lettore a riflettere profondamente sul fatto che l'essere umano tende costantemente a sminuirsi, a distruggersi nella mancanza di autostima. C'è sempre tuttavia un momento, quello dell'amore che, quando è vero, sincero , ti dà tutto quello che credi di non avere. Gli occhi dell'amore sono la miracolosa luce della stella.