Il viaggio

Nel primo momento pensò di non cambiare nulla nella sua vita, guardò fuori dalla finestra che tempo facesse, poi prese a correre verso la stazione senza l’impermeabile, sotto la pioggia fastidiosa di Maggio.

In tabaccheria comprò un biglietto di sola andata e rimase per un attimo distratto alla cassa contemplandosi in mano lo scontrino.

– desidera altro signore? –

Decise di acquistare anche tabacco sfuso Drum e delle cartine smoking lunghe solo perché il biglietto ricoprisse il ruolo di filtro.

La filodiffusione annunciò l’arrivo del treno, tuttavia lui rimase seduto su una panchina, frastornato, senza voler riflettere troppo sulla motivazione del perché aspettare il successivo.

Rifiutò di interrogarsi sulla forza che l’ebbe trattenuto un’ora ancora, ma lascio spazio ad un solo pensiero: si chiese se mai fosse dovuto tornare indietro… ancora una volta, indietro… indietro da lei…
Quarantacinque minuti più tardi si trovò in viaggio… in viaggio in un vagone vuoto. In viaggio senza compagnia alcuna, in un viaggio solitario, in un viaggio lungo e senza più un ritorno.

Da quel giorno, per più di un anno, non scrisse più.
Da quel giorno non amò mai più.

autoscatto di spalle

Il viaggioultima modifica: 2017-03-10T12:40:16+01:00da RiccardoPenna
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Un pensiero su “Il viaggio

  1. Era un viaggio che doveva fare da solo.
    La nuova destinazione, una nuova pagina di vita per ricominciare.
    A volte non bisogna guardarsi indietro, ma aprirsi a nuove esperienze ed opportunità.

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