Asia Argento choc a Verissimo: «Ho subito violenze da mia madre. Mi ha cacciata di casa a nove anni»

Asia Argento choc a Verissimo:« Ho subito violenze da mia madre. Mi ha cacciata di casa a nove anni». L’attrice presenta da Silvia Toffanin, in anteprima televisiva, la sua autobiografia ‘Anatomia di un cuore selvaggio’ dove ripercorre episodi molto forti della sua infanzia. Un racconto senza filtri proprio com’è da sempre nel suo stile.

Asia Argento, ospite domani a Verissimo, ripercorre episodi molto forti della sua infanzia come le violenze subite dalla madre: «Ho iniziato a scrivere questo libro prima di perdere mia madre. Rivelare questo segreto delle violenze ricevute da parte sua spero possa servire agli altri per capire perché in alcuni momenti della mia vita ho reagito in modo aggressivo. Non so perché mia madre mi abbia fatto quelle cose quando ero piccola. Era giovane, con tre figlie, aveva una relazione travagliata con mio padre e si è sfogata su di me. Diceva che ero quella più forte e che quindi potevo prendermi le botte o essere cacciata di casa a nove anni, nel cuore della notte, tanto ce l’avrei fatta».

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Un rapporto molto conflittuale che è esploso definitivamente all’età di 14 anni: «I miei genitori si sono separati quando avevo nove anni. Il giudice non aveva deciso con chi dovessi stare e quindi facevo la spola da una casa all’altra. Mia madre mi cacciava da mio padre e viceversa e io non ne capivo i motivi. Il giorno del mio quattordicesimo compleanno è stata l’ultima volta in cui mi ha picchiata. Me ne sono andata di casa, ho raccontato tutto a mio padre che, da quel momento, mi ha preso con lui. Quando si è reso conto che ero stata vittima di violenze – prosegue – si è responsabilizzato molto come genitore e mi ha dato una stabilità che non avevo mai avuto. Oggi con papà ho un rapporto bellissimo e intenso, ci sentiamo tutti i giorni e non so come farei senza di lui. È stata la persona che mi è stata più vicina quando mia mamma ha iniziato a stare male».

Nonostante le difficoltà Asia ha perdonato tutto a mamma Daria, scomparsa lo scorso 26 novembre: «Ai miei figli lei ha dato tutto quello che non aveva dato a me. È stata una nonna straordinaria e quindi le ho perdonato tutto. Ho dovuto raccontare nel libro le violenze per far capire quello che sono diventata. È stato fondamentale dare a questo rapporto una conclusione positiva, quando l’ho vista l’ultima volta l’ho ringraziata per tutto quello che aveva fatto per me. Non esiste un dolore così, perdere il punto di riferimento più grande dopo un rapporto così contrastato è stato ancora più doloroso. Ma ora che si è chiuso il cerchio posso iniziare a vivere veramente».

A Silvia Toffanin, l’attrice racconta un altro periodo buio, vissuto in seguito alla scomparsa di sua sorella Anna: «Era una ragazza che aveva sofferto tanto e io soffrivo per lei. Vedermela strappata via da un incidente stradale è stato inimmaginabile. Quando è successo sono caduta in una forte depressione, sono stata sei mesi a letto e ho anche fatto uso di molte sostanze stupefacenti, soprattutto ai rave party dove giravano droghe fortissime. Molte persone che conosco hanno subito gravi conseguenze cerebrali permanenti e forse anch’io qualche danno l’ho subito. In quel caso mi ha salvato il cinema».

L’attrice muove poi delle accuse molto pesanti nei confronti del regista Rob Cohen, reo, secondo il suo racconto, di aver abusato di lei: «Era un predatore e come tutti i predatori ovviamente nega. Durante le riprese del film ‘XXX’ mi ha dato da bere il GHB (la droga dello stupro), che io non conoscevo e che ti fa perdere i sensi. La mattina dopo non avevo capito cosa fosse successo, mi autoaccusavo di aver fatto una cosa che non volevo. Non l’ho denunciato perché non avevo capito cosa fosse successo. L’ho scoperto dopo parlando con un mio amico che mi ha aperto gli occhi su quella sostanza. Non so che cosa porti un uomo a voler andare a letto sostanzialmente con un cadavere. Non volevo raccontarlo per non alzare un nuovo polverone, però altre due donne hanno parlato contro di lui, tra cui sua figlia, e allora l’ho fatto».

Infine, un pensiero su Harvey Weinstein, il produttore cinematografico americano, anche lui colpevole di violenze e condannato a 23 anni di carcere: «Penso che se lo meriti. Non l’ho perdonato perché non si può perdonare una persona che ha fatto quelle cose a così tante donne. Penso che sia nel posto dove merita di stare».

Asia Argento choc a Verissimo: «Ho subito violenze da mia madre. Mi ha cacciata di casa a nove anni»ultima modifica: 2021-01-22T18:31:08+01:00da manuela_man27

3 thoughts on “Asia Argento choc a Verissimo: «Ho subito violenze da mia madre. Mi ha cacciata di casa a nove anni»

  1. Non voglio mettere pregiudizi, ma una persona che si droga, che ha tatuaggi su tutto il corpo, che tipo di persona è? È seria? Non penso.
    Se poi frequenti quei salotti per far carriera, non puoi sputare nel piatto dove mangi.

  2. Cara Asia, pensi di aver subito tanto male? Ricordati che sei stata fortunata e quello che ti è capitato capita a molti decisamente meno fortunati di te. Da piccola recitazione quasi bene, poi cosa è successo? Hai iniziato a frequentare la Golino? Ora ci sono la serraiocco e l altra “astrogalattica attrice” Com’è che si chiama? Ah si Brandi, Matilde Brandi. Beh già le 4 che ho nominato hanno rovinato e continuano a rovinare il cinema italiano, per colpa anche di qualche pezzo grosso che si è portato a letto le ultime 2 più giovani ma altrettanto dilettanti (eppure lavorano, appunto…) per non dire odiose come attrici.

  3. La signora Argento – secondo il mio modesto parere di figlia prima e mamma e nonna poi – è instabile di suo, incapace di controllare impulsi ed emozioni, incline all’auto assoluzione e allo scarica barile.
    1) liti, ceffoni e punizioni sono cose che capitavano normalmente alla mia generazione (precedente gli anni 60). In quasi tutte le case – borghesi o operaie – la coercizione e la severità era un metodo educativo assai gettonato e francamente funzionante (tant’è che io l’ho utilizzato sui miei figli che sono più o meno coetanei alla signora in questione). Probabilmente il fatto che la maggior parte avesse genitori con un lavoro normale, il tipo di educazione severo e il fatto che generalmente le famiglie non si sfasciassero ad ogni fruscio di foglia, ha impostato una reazione piu’ forte davanti ai casi della vita (mio padre per esempio è morto sul lavoro che non avevo nemmeno 15 anni…..tanto per lo choc).
    2) Questo continuo miagolio su registi, produttori o tizi&cai che usano violenza, terrorizzano, ti forzano, francamente stufa! Sia perché i mascalzoni che ti fanno proposte indecenti e tentano pure di forzarti ci sono in tutti i lavori e sia perché fare l’attrice non è una necessità medica o primaria. Se incideva così tanto sul suo benessere psicofisico poteva dire no e andare a fare l’impiegata, la commessa, la cuoca o quant’altro……..questo, ovviamente, a mio assolutamente personale modo di vedere.

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