La solitudine in realtà è una risultante di vari fattori socio ambientali e psicologici a volte e’ una scelta a volte si e’ costretti…e più che …imparare…e’ una inclinazione personale.Sembra spesso esser soli invero parliamo e dialoghiamo con l’altro…io..quello interiore.E’ un eterno stato conflittuale di domande e risposte a noi stessi,la mente pullula di immensi pensieri,si viaggia in un mondo particolare tutto nostro,quasi a dimenticare il peso del nostro corpo.Si lievita ,per dire,in una una realtà che non ha confini come se leggessimo un libro,quello di un’altra nostra vita..Dobbiamo però anche confrontarci con tutto ciò che ci circonda,mondo esterno e persone..Inizia allora una critica interiore giusta e riflessiva che ci conduce alla…scelta…una lotta continua.Non si sceglie a caso,bensì chi trasmette sensazioni positive verosimili alle nostre e percezioni che solo i sensi e la mente riescono a discernere. Si instaura così un rapporto empatico di reciproca complicità disinteressata e si vive l’un per l’altro.Dal’altro canto un poeta latino Tibullo invocava la solitudine come fonte di vita spensierata,lontana dagli affari e diatribe giornaliere..