Resistenza o resilienza………

Credo non sia facile cogliere appieno questa differenza: resistenza o resilienza. Si può resistere a lungo ad un dolore fisico. Non c’è dubbio.  Questo significa che siamo resilienti? Non credo. Nei miei momenti di resistenza non mi sento affatto resiliente. Come ho sempre pensato ed affermatoil resiliente non è solo colui che “affronta”il dolore, ma colui che riesce a dargli un senso.

Certo, tutti abbiamo una soglia del dolore diversa – non solo fisica. Ci sono persone che resistono a sofferenze atroci senza versare nemmeno una lacrima, manifestare un’espressione di dolore, lamentarsi. Altri invece a malapena riescono a sostenere la vista del sangue durante un prelievoMa riuscire a far fronte ad un dolore continuo non basta per dire che quella resistenza ha un senso, o meglio, è in grado di fornire un senso a quell’esperienza. A volte resistiamo. Punto e basta. Senza trovare un senso, senza sforzarci di trovarlo. Perché a volte è più facile resistere che resiliere.    (WEB)

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Resistenza o resilienza………ultima modifica: 2020-04-18T19:17:08+02:00da semplicementeio11195
  1. Si dovrebbe, almeno ogni giorno, ascoltare qualche canzone, leggere una bella poesia, vedere un bel quadro, e, se possibile, dire qualche parola gentile.
    Goethe.

  2. Buona domenica:
    Il dolore e la felicità son due compagni della nostra vita,a volte sovrasta insistentemente ed indipendente dalla nostra volontà il dolore..Forte ci fiacca le forze e a volte impedisce il respiro,par di soffocare,diventa una patologia spesso senza terapia..Alcuni sopportano taciturni senza segni di sofferenza altri invece sono avvolti dal panico,piangono e si disperano,e’ un fatto strettamente personale di resistenza,una lotta continua come per dire…io ti sconfiggo..Pensiamo un momento a chi soffre di continuo agli attacchi violenti di emicrania o agli spasmi del trigemino senza sollievo dalle terapie!!Eppure ci si riesce a convivere si va avanti..E che dire poi del dolore che affligge il nostro animo?Non si vede ma supera di sicuro quello del corpo.In realtà dobbiamo riflettere e partire proprio dal nostro dolore per proiettarci positivamente in avanti e riorganizzaci davanti alle difficoltà.