Racconto di una sarta……

Chi mi conosce sa che preferisco il silenzio alle parole.
Alle troppe parole.
Alle parole di troppo.
Alle parole dette a caso.
Alle parole dette per caso.
Una ragazza ha scritto :
” Se stai per scrivere qualcosa chiediti se questo qualcosa è utile a chi lo legge.
Se si, fallo. Se no, non dire niente.”
E allora non ho detto niente.
Perché niente mi sembrava poter essere utile a te che mi stai leggendo.
E allora sono rimasta in silenzio.
Qualsiasi parola mi sembrava di troppo.
Qualsiasi parola mi sembrava troppo.
Qualsiasi parola mi sembrava detta a caso.
Qualsiasi parola mi sembrava utile solo a riempire un silenzio.
Un silenzio carico di pensieri.
Un silenzio rumoroso.
Un silenzio che troppo spesso viene giudicato negativo.
Un silenzio che invece può essere positivo.
Un silenzio che può essere la cosa più utile.
Un silenzio che può insegnare a conoscersi.
Quel conoscersi che può aiutare a saper stare da soli con se stessi.
Chiusi in casa.
In silenzio ho continuato a lavorare.
Da sola.
A farmi compagnia il rumore delle forbici e le voci alla radio.
Le uniche voci che possono entrare.
Sto continuando a cucire tutti gli abiti commissionati prima di queste settimane.
Quando avevo ancora il permesso di abbracciarti con il mio centimetro.
(ri)tornerò a (ri)abbracciarti.
Quando non lo so.
Ma so che quando succederà, tutti i vostri abiti saranno pronti da provare.
E ci saluteremo come prima.
Come abbiamo sempre fatto.
E in silenzio ci guarderemo.
E in silenzio ci diremo :
” Ce l’abbiamo fatta.
Come sempre abbiamo fatto.”
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Racconto di una sarta……ultima modifica: 2020-06-07T20:11:38+02:00da Poesia_e_Letteratura
  1. apprezzo moltissimo il silenzio e ne sono abituata. Ma penso che parlare, esprimersi, dialogare con qualcuno sia una cosa splendida anche avendo poco da dire. Quel poco che fa parte di noi , se non lo esterniamo,
    come possiamo confrontarci? Ed il confronto fa sempre piacere, ci da sicuramente qualcosa, di buono o da cancellare.
    Per cui condivido, Viva il Silenzio, che si dice sia d’oro, ma largo al dialogo sempre…
    Grazie Semplice!

  2. Silenzio e parole un concetto che in primis sembra in antitesi,ma in realtà con una più accurata riflessione notiamo che riescono bene a convivere.L’importanza del dialogo credo non si discute,ma le parole usate ognuna di esse vanno collocate al loro posto,hanno un significato specifico,rendono il discorso vivo,danno emozioni e ci toccano nel profondo.A volte troppe parole messe a caso danno un messaggio negativo,distolgono l’attenzione e rendono vano il discorso.Si entra in silenzio in punta di piedi….parliamo comunque con noi stessi,le parole sono solo nostre,il nostro subconscio ci fa volare altrove,immaginiamo cose che forse non avremmo mai viste e sentite; è un rumore che si sprigiona in noi stessi,in silenzio,quasi a parlare da soli..,,forse non concediamo molto tempo al nostro silenzio!! In riferimento al post,scaturito anche da fenomeni oggettivi che ben conosciamo,la sarta,col suo prezioso lavoro,ha continuato a lavorare in silenzio,accompagnata da parole speciali..il rumore delle forbici.. e misurando i modelli,fonte di soddisfazione,con la speranza di poterli fare indossare un giorno dal…vivo… e poter dire:ce l’abbiamo fatta!!!