Stringiti a me……

“Stringiti a me,
abbandonati a me,
sicura.
Io non ti mancherò
e tu non mi mancherai.
Troveremo,
troveremo la verità segreta
su cui il nostro amore
potrà riposare per sempre,
immutabile.
Non ti chiudere a me,
non soffrire sola,
non nascondermi il tuo tormento!
Parlami,
quando il cuore
ti si gonfia di pena.
Lasciami sperare
che io potrei consolarti.
Nulla sia taciuto fra noi
e nulla sia celato.
Oso ricordarti un patto
che tu medesima hai posto.
Parlami
e ti risponderò
sempre senza mentire.
Lascia che io ti aiuti,
poiché da te
mi viene tanto bene!”

Gabriele d’Annunzio

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Stringiti a me……ultima modifica: 2020-06-11T08:16:11+02:00da Poesia_e_Letteratura
  1. il grande Vate che io amo tanto come poeta e come uomo! Apprezza la donna in maniera significativa, la ammira , la adora , come se fosse per lui l’unica cosa al mondo, l’unica ispirazione della sua vita!
    E la vuole proteggere, la vuole aiutare , la vuole sostenere, con tanta passione e tanto amore!
    Dove sono quegli uomini????????????? (scusate..mi sono lasciata prendere dalla poesia…troppo bella! ahahah!)

  2. La stoffa del seduttore gli è stata riconosciuta dalla storia. Letta dalla mia prospettiva maschile risulta sofisticata, sapientemente costruita per ottenere un risultato e quindi odorosa di inganni, a prima vista. Rimuginandoci un poco su, mi persuado che non c’è calcolata malizia. C’è innata attitudine all’uso sapiente di parole e pensieri che la persona da conquistare vuole sentirsi dire; e forse lui stesso che le scrive o sussurra all’orecchio nel pineto, vorrebbe sentirsele rivolgere. Il bello è che in quel momento, nell’istante in cui vengono pronunciate, sono assolutamente vere. Che poi l’eternità di un sentimento si sciolga nella risacca degli ordinari accadimenti quotidiani, o si infranga contro la mareggiata di una nuova tempesta passionale, non è certo colpa del Vate.

  3. Una lirica intensa di emozioni,tratta dall’opera…il Fuoco..e’ un invito all’abbandono e a lasciarsi coinvolgere dai sensi e dall’amore.Un forte abbraccio simbolico,anche se abituato a quelli più mondani,rivolto alla sua donna,ne aveva tante,con intensità di pensiero fino a toccare le corde più profonde e farle vibrare…E’ un soliloquio musicale di parole,ben messe ed altisonanti,un invito al dialogo più profondo e incessante fino a trovare per segrete vie l’essenza dell’amore che resterà immutabile..Resta piena e viva la disponibilità di saper ascoltare e consolare quando il cuore spossato dall’emozioni,quasi si ferma, e le sensazioni raggiungono l’apice prendendo il sopravvento.Molto particolare il D’Annunzio che aveva nella parola un fascino penetrante,un Vate premonitore di amori incipienti e a dire il vero anche senza freni…Non si dimentichi anche che il Vate,oltre che scrittore,poeta,era anche un filosofo,seguendo lui la teoria,allora in auge,del superuomo,super in tutto nella mente e nel corpo.Basta leggere il …..Piacere…per rendersi conto dell’attrazione che aveva verso le donne e che descrizione faceva delle stesse…Concludo con parole memorabili dirette alla sua donna:
    ….Taci..sulle soglie del bosco,non odo parole che dici umane…….

  4. Credo che i ns amici siano riusciti a cogliere il supremo sentimento della poesia e senza nessuna “invidia ”
    del puro erotismo che il D’Annunzio riesce ad esprimere! Benissimo…bravo il Vate e bravi gli amici che hanno fatto commenti sensibilissimi e veramente pieni di saggezza.