Angeli umani………

Questo bel viso, gioioso e pieno di speranza,  è composto dalle minuscole fotografie dei moltissimi medici e infermieri morti mentre combattevano, in prima linea e spesso a “mani nude”, la pandemia di COVID 19.
Hanno salvato migliaia di vite umane che versavano in condizioni di salute gravissime.
Erano i nuovi eroi. Erano gli Angeli. Tutti li rispettavano e dimostravano gratitudine. Ora si legge ben altro ed è calato il silenzio. Molti hanno dimenticato tutto
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“Non hanno medaglie al petto, gli eroi veri.
E non ci tengono ad apparire.
Lavorano con discrezione
e quando serve ci sono sempre.
Non hanno bisogno di medaglie da esibire,
di titoli del giornale, di apparire in televisione.
Capita di vederli silenziosi ed infaticabili all’opera.
Nei piccoli e preziosi gesti quotidiani.
Angeli che sembrano persone normali.
Felici di essere eroi sconosciuti.
Eroi veri.
Con tante medaglie nel cuore.”
(Agostino Degas)
Angeli umani………ultima modifica: 2020-07-08T09:09:08+02:00da semplicementeio11195
  1. Touche’ !!! Grazie Semplice per questo articolo sai che mi tocca nel cuore. Brutto da dirsi ma é sempre stato cosi nel nostro lavoro….medaglie nel cuore si vero ….tantissime.

  2. Grazie Semplice x averci ricordato coloro che ci sono stati vicino durante questo brutto periodo ! S0n0 stati tutti angeli sacrificali, ringraziati troppo poco…ed ora quasi dimenticati!
    Ma noi memorizziamo quanto hanno tutti fatto…e nel nostro cuore non dimenticheremo!

  3. Altro che medaglie,uomini , donne ed anche qualche sacerdote medico si son sacrificati con abnegazione nel proprio dovere fino a rimettere la propria vita.Hanno seguito il loro giuramento deontologico ma soprattutto morale.La stanchezza e lo stress nascosti sotto la maschera e i giorni di lavoro interminabili senza chiede cambio o assistenza.Nella grande difficoltà del momento e’ emerso il vero senso del dovere,dimenticato dai piu’ da molto tempo,silenziosi pronti oltre a dare aiuti farmacologici parole di conforto,quasi a dire al prossimo,moribondo,dai che ce la faremo insieme.La nostra sanità,ridotta in frantumi per motivi che ben conosciamo,e’ risultata vincente oltre i limiti del possibile e quei fantastici operatori saranno di esempio per le generazioni future.Hanno lavorato con scienza e coscienza ,ma soprattutto ci hanno messo il cuore,hanno tirato fuori il meglio di loro stessi sempre andando avanti e mai fare un passo indietro.E”un grande esempio di nobiltà che abbiamo presente sempre sotto i nostri occhi…
    Ci sara’ forse un silenzio?ma il ricordo resterà imperituro..

  4. e si, davvero eroi quei medici, infermieri, si sono trovati d’improvviso alle prese con una epidemia mondiale annunciata, ma non preparati ad affrontarla con sicurezza. Mancavano le mascherine, ma anche quegli indumenti per potersi imbracare con sicurezza contro quel nemico insidioso detto coronavirus. Soltanto alcune strutture sanitarie di Napoli, riconosciute vere eccellenze dal Mondo, prima ancora che dall’Italia, vedi il Cotugno e il Pascale, erano davvero organizzate a dovere, per cui nessun operatore sanitario si è contagiato, e salvando anch’essi quei malati che a Napoli e al Sud in genere hanno fatto davvero molto meno vittime delle regioni del Nord. Un plauso infinito a questi veri eroi silenti…

    • Concordo in tutto con quanto scritto da semplice, trovo fuori luogo accendere polemiche tra nord-sud sud-nord, la salute e la vita delle persone sono uguali ovunque, al sud ci sono stati meno contagi e meno decessi per un’ infinità di ragioni diverse, non certo per sanità migliore, se così fosse saremmo noi del nord a venire nel sud a farci curare nei vostri ospedali. Senza dimenticare che la stragrande maggioranza del personale medico e paramedico al nord non è del nord.

      • . Non è mia intenzione alimentare alcuna polemica sud – nord, assolutamente. Ho voluto soltanto dare merito ad alcuni presidi sanitari della mia zona, rivelatisi eccellenti, nonostante tanta incredulità di giornali e tv manifestatesi, considerando inoltre carenti investimenti, medici e attrezzature elargite dallo Stato a questa parte dell’Italia.