Un tempo……

Un tempo gli operai non erano servi.
Lavoravano.
Coltivavano un onore, assoluto, come si addice a un onore.
La gamba di una sedia doveva essere ben fatta.
Era naturale, era inteso. Era un primato.
Non occorreva che fosse ben fatta per il salario, o in
modo proporzionale al salario.
Non doveva essere ben fatta per il padrone,
né per gli intenditori, né per i clienti del padrone.
Doveva essere ben fatta di per sé, in sé, nella sua stessa natura.
Una tradizione venuta, risalita dal profondo della razza,
una storia, un assoluto, un onore esigevano che quella gamba di sedia
fosse ben fatta.
E ogni parte della sedia fosse ben fatta.
E ogni parte della sedia che non si vedeva era lavorata con
la medesima perfezione delle parti che si vedevano.
Secondo lo stesso principio delle cattedrali.
E sono solo io — io ormai così imbastardito — a farla adesso tanto lunga.
Per loro, in loro non c’era neppure l’ombra di una riflessione.
Il lavoro stava là. Si lavorava bene.
Non si trattava di essere visti o di non essere visti.
Era il lavoro in sé che doveva essere ben fatto.

Da Charles Pèguy – L’argent – 1914
Dipinto di Marius-Antoine Barret

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Un tempo……ultima modifica: 2020-07-28T06:34:36+02:00da semplicementeio11195
  1. Verissimo! Difatti io credo che una buona parte di Umanità vuole tornare a questo: nel creare ogni cosa con tutto l’Amore necessario. Non c’è cosa migliore di dare il meglio nelle proprie creazioni. Senza pensare se piacerà o no. Semplicemente è manifestare ciò che si E’ e ciò che vogliamo trasmettere, senza competizione, senza la paura che possa piacere o no, senza dire “questo è meglio del tuo” ma solo “io so fare e posso fare questo perchè E’ questo ciò che sono”. Colui o Colei che ha creato l’albero l’ha fatto per permettere di manifestarsi, non per dare all’albero la presunzione di dire “io sono meglio di te”. Dare Amore ad ogni cosa ci permette di ricevere dall’Universo tutta la Forza per dare Amore stesso ad ogni cosa.

  2. I lavori di un tempo,artigianali eseguiti con semplici strumenti eppure tanto preziosi…L’uomo al centro dell’attenzione capace di realizzare le proprie idee che escono oltre che dalla inventiva ma soprattutto dalle mani.Senza rivalità di nessun genere si lavorava per realizzare se’ stessi e per dire alla fine questo l’ho fatto…io…un opera d’arte unica ed esemplare…Il vero lavoro fatto con piacere,non fa sentire la fatica del giorno,nobilita il nostro spirito ci rende degni di una sana convivenza.Quanti lavori scomparsi…La tecnologia ha preso il sopravvento,tutto e’ più facile,più veloce,si realizzano al Pc lavori tridimensionali,ma freddi,senza metterci l’animo,cosa importante per sapersi esprimere.Ma il tempo si ripete,stiamo ritornando ad un passato che avevamo dimenticato,si cercano cose genuine più artigianali dove sentiamo l’odore delle mani dall’artefice.,pezzi particolari che restano a testimoniare il tempo trascorso.E che dire del lavoro dei…campanari…custodito e trasmesso di generazioni in generazione,apprezzato in tutto il mondo; e dei monaci Benedettini che trascrivevano a mano fino a tarda notte i codici miniati?Un lavoro di alta qualità e una eredità che tutti sanno apprezzare..
    Buon lavoro a tutti e felicità

  3. che dire dopo commenti così esaustivi e meravigliosi!!!!!! Cmq grazie Semplice….ci hai ricordato il lavoro di una volta, quando tutto era più difficile ma dava meravigliose sensazioni di rivincite sul “fare”.