I vecchi del paese
si alzano presto al mattino,
girano tra le stanze di casa, sorridono
aprono i cassetti, aspettano i nipoti
aspettano le voci delle campane.
I vecchi del paese
sono quasi tutti innocenti,
parlano il dialetto, sanno poco del mondo
regalano proverbi, offrono caramelle
a chiunque gli stia accanto.
Nelle belle giornate, i vecchi
si siedono davanti la porta di casa,
osservano come il tempo sfalda l’intonaco
osservano come il sole riscalda il passato.
Se stanno bene si lamentano
si lamentano ancor più di notte, al buio
quando il dolore li avvolge tra le coperte
li avvolge tra le rughe dell’infanzia.
I vecchi del paese,
sono la parte migliore che resta,
la bellezza di una fiamma, l’essenza di un fiore,
il profumo di un luogo, di un’epoca
un profumo pronto a dissolversi.
( Green Eyed Vincent )
solosocrate dice:
I vecchi del paese sì….gia’ pronti all’uscio di casa aspettano il sole che sorge,pronti a passeggiare insieme per vie di campagna,a ricordare vicende trascorse ed a bere acqua natia….ricordi a volte anche tristi calpestano le loro menti.Pronti ancora a dare un forte aiuto,accompagnare i nipotini a scuola,non solo ma anche suggerimenti di vita vissuta.Il loro linguaggio spesso dialettico li immedesima nel proprio mondo,quello del passato comprensibile solo a loro e che custodiscono come un tesoro;i dialetti purtroppo ahimè quasi scomparsi.Hanno impresso sul viso le rughe della sofferenza,sulle mani i calli del lavoro,la fronte solcata ancora da rivoli di sudore e nel cuore la soddisfazione di aver fatto il proprio dovere con soddisfazione e umiltà…Tutto ciò che resta in una famiglia e’ la lampada della sapienza,accesa dai nonni,anche se scomparsi,ad illuminare ancora le nostri menti,guida per la nostra vita con l’auspicio che anche i nostri figli possano rubare una favilla di quella luce.
semplicementeio11195 dice:
Bellissimo commento. Grazie Socrate