Svegliati…..

Il giorno ti chiama alla tua vita:

il tuo dovere.

A nient’altro che a vivere.
Strappa ormai alla notte
negatrice e all’ombra
che lo celava, quel corpo
di cui è in attesa, sommessa,
la luce nell’alba.
In piedi, afferma la retta
volontà semplice d’essere
pura vergine verticale.
Senti il tuo corpo.
Freddo, caldo? Lo dirà
il tuo sangue contro la neve
da dietro la finestra;
lo dirà
il colore sulle tue guance.
E guardi il mondo. E riposa
senz’altro impegno che aggiungere
la tua perfezione ad un altro giorno.
Il tuo compito
è sollevare la tua vita,
giocare con lei, lanciarla
come voce alle nubi,
a riafferrare le luci
che ci hanno lasciato.
Questo è il tuo destino: viverti.
Non devi fare nulla.
La tua opera sei tu, niente altro.

P.Salinas, La voce a te dovuta, 1933

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…..X Agosto….

Notte celeste scura
cosparsa di qualche nuvola,
col viso all’insù….
L’attesa e’ lunga e
il desiderio cresce
man mano che
il tempo si allontana,
intanto il cielo brulica
di sembianze prima opache
poi più luminose e intense..
Un silenzio armonioso
domina tutta la scena,
la luna quasi invidiosa
si fa da parte e si culla
sul mare…
Inizia un’orchestra
di suoni speciali poi
un sibilo improvviso
apre le danze…
==Eccola,eccola… l’ho vista,
non c’è più, è andata
là giù….lontano==
Poi ancora due,tre e
insieme cominciano a
ballare.
E all’improvviso tra
la calca un povero uomo cieco
fa un urlo come un boato
==La vedo,la vedo, la tocco
l’ho tra le mani==
E anche lui si mette a ballare..
Non tutti,non tutti
riescon a vedere le
cadenti stelle,
sol chi ha un desiderio
intenso,come quell’uomo,
riesce a guardare.!!!

(solosocrate…testo premiato per l’originalità della scena e delle parole..)

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I vecchi del paese…..

I vecchi del paese
si alzano presto al mattino,
girano tra le stanze di casa, sorridono
aprono i cassetti, aspettano i nipoti
aspettano le voci delle campane.
I vecchi del paese
sono quasi tutti innocenti,
parlano il dialetto, sanno poco del mondo
regalano proverbi, offrono caramelle
a chiunque gli stia accanto.
Nelle belle giornate, i vecchi
si siedono davanti la porta di casa,
osservano come il tempo sfalda l’intonaco
osservano come il sole riscalda il passato.
Se stanno bene si lamentano
si lamentano ancor più di notte, al buio
quando il dolore li avvolge tra le coperte
li avvolge tra le rughe dell’infanzia.
I vecchi del paese,
sono la parte migliore che resta,
la bellezza di una fiamma, l’essenza di un fiore,
il profumo di un luogo, di un’epoca
un profumo pronto a dissolversi.

( Green Eyed Vincent )

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Natale

Laila era una bambina che amava passeggiare lungo i sentieri della foresta, osservava ogni piccola cosa e il suo cuore si riempiva di gioia.
Un giorno nella foresta vide un uomo anziano seduto ai piedi di un grande albero. Incuriosita Laila si avvicinò e gli disse:
“Ciao! Io sono Laila e vengo qui ogni giorno, ma non ti ho mai visto e neanche questo albero avevo mai visto!”
“Ciao piccola Laila, io mi chiamo Giosalpino e sono il custode di questa foresta. Questo grande albero è una bellissima quercia che lascia cadere i suoi frutti solo ogni 100 anni. Oggi sono qui per raccogliere i suoi frutti. Vuoi aiutarmi a raccoglierli?” – chiese Giosalpino
“Si!” – rispose Laila
Allora entrambi si misero a raccogliere tutti i frutti e ne raccolsero talmente tanti che non sapevano più dove metterli.
“A casa il mio nonno ha tanti sacchi vuoti, vado a prenderli!” – disse Laila
“Aspetta piccolina – disse Giosalpino – prima che tu vada lascia che ti racconti una storia. Tanto tempo fa nel bosco vivevano delle Creature che custodivano il segreto del rispetto. Vivevano in armonia con gli animali e le piante, ogni notte si trovavano e festeggiavano con musiche e balli. Per molto tempo fu così, ma un giorno ci fu un grande incendio e la foresta venne quasi bruciata tutta. Molte Creature morirono e altre fuggirono lontano. Dopo molti anni la foresta cominciò a germogliare e a ricrescere ma le Creature non tornarono e così decisi di venire qui, sotto questa grande quercia, aspettando il loro ritorno. Cominciai a raccogliere i suoi frutti e li seminai ovunque, qui attorno. Un giorno ti ho vista e ho detto “Ecco, le Creature stanno tornando!”. Tu hai rispetto per questa foresta e per i suoi animali e corri e danzi proprio come facevano loro. Ora prendi qualche frutto e portalo con te nella tua casa, poi piantali in terra e un giorno saranno delle grandi quercie. Quel giorno verranno altre Creature che, attirate dall’amore che hai seminato, torneranno a vivere nella foresta!”
“Che bellissima storia! Grazie! – disse Laila – Allora prenderò questi frutti e li porterò a casa, poi tornerò con i sacchi vuoti! Aspettami, ci metterò pochissimo!”
Laila corse a casa, prese i sacchi vuoti e tornò nella foresta. Arrivò davanti alla grande quercia ma Giosalpino non c’era.
“Giosalpino!!! Dove sei??” – urlò Laila
Guardò in terra e vide un foglio di carta con scritto:
“Piccola Laila, oggi la grande quercia ha deciso di restare, così quando vorrai la potrai guardare. Mi ha detto di dirti di non cambiare e ogni giorno ogni cosa amare. Questo è il segreto di Giosalpino, buffo vecchio e danzerino. Se sempre felice vuoi restare ogni cosa dovrai rispettare. Le altre Creature presto torneranno e danzare un giorno le vedranno. Ora ti saluto amica mia, vado torno e mai andrò via.”
Laila tornò di corsa a casa, entrò e disse a suo nonno:
“Nonno oggi ho incontrato Giosalpino e assieme abbiamo raccolto tutti i frutti della grande quercia! Guarda, ne ha dati un pò anche a me!”
Il nonno guardò Laila e le sorrise, poi disse:
“Giosalpino, il buffo vecchio e danzerino!”

Non cambiare mai….

Non cambiare mai.
Conserva l’ingenuità, le insicurezze,
la timidezza e la fiducia nei sogni.
Sono le parti migliori di te.
Non smettere di rincorrere la felicità,
nemmeno quando tutto ti sembrerà inutile,
nemmeno quando saranno mesi,
anni che non la trovi da nessuna parte.
Credi nell’amore, anche se ti avranno deluso,
calpestato, usato, tradito.
Ama la pioggia, le nuvole e il sole sempre allo stesso modo
e non smettere di commuoverti.
Imbarazzati, arrossisci,
continua a cantare a squarciagola le canzoni che ami,
continua a sottolineare le frasi più significative nei tuoi libri.
Mi piace pensare che se ti rincontrerò
quando ormai i capelli bianchi
avranno sostituito tutto il colore,
tu sarai ancora così: dolce, vera, sensibile,
immersa in ogni cosa che fai e dici.
Mi piace pensare che il mondo non ti rovinerà,
che il dolore non ti rovinerà.
Mi piace pensarti un po’ più saggia,
ma sempre sconsiderata.
Non cambiare mai,
nemmeno quando ti diranno che è assurdo essere come te,
che ti troverai male, che ti divoreranno.
Non ascoltarli.
Fai la differenza…
Resta così come sei.

(Susanna Casciani)

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