Barca di carta……

Ogni giorno faccio galleggiare
le mie barche di carta a una a una
giù per la corrente del fiume.
Su di esse scrivo il mio nome
e il nome del villaggio dove vivo
in grandi lettere nere.
Io spero che un giorno qualcuno
in qualche paese straniero
le trovi, e sappia chi sono.
Carico le mie barchette con fiori
di shiuli, colti dal nostro giardino,
e spero che quei fiori del mattino
sian portati nel paese della notte.
Io varo le mie barchette di carta
e osservo nel cielo le nuvolette
che spiegano le loro bianche vele.
Non so quale mio compagno di giochi
su in cielo le mandi giù per l’aria
a gareggiare con le mie barchette!
Quando scende la notte affondo la faccia
nelle braccia, e comincio a sognare
che le mie barchette di carta
galleggiano sotto le stelle.
In esse viaggian le fate del sonno,
e il carico è cesti pieni di sogni.
Tagore
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Balliamo……

Vestiamoci di colori.
Abbracciati, volteggiamo nella stanza.
Io donna dai piedi leggeri di fiore,
con una larga gonna a cerchio,
tu, uomo e maestro, albero che danza nell’eleganza di un sorriso amico.
Così, tutta la vita:
senza chiedersi perchè, o se potrà durare
l’armonia che ci vede emozionati
a fondersi nel doppio mistero della musica.
La danza può guarire, ancor prima dell’amore.
Così io mi sento qui con te: un fiore che vibra nella pace,
che davanti al silenzio non si ferma.
Non aver paura. Niente può cambiare
se prima non si esprime la scioltezza delle membra,
se sul volto non appare l’abbandono, la fiducia.
Rasserena l’animo, vestiamoci di colori.
Danziamo ancora, parlandoci nel ballo,
e il ballo ci dirà se questo è amore.

Anonimo

Lindas Luas em jpg e gifs (4)

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video audio

Questo   video    audio  lo  dedico  a tutti  gli amici   e amiche di poesia  e letteratura .

Il video   è  stato  curato   da  una   gentile  amica mentre  il   brano   musicale  è  frutto   di un’improvvisazione   di  anni   fa  insieme  hai   miei  amici  musicisti  spero  che  vi  piaccia   non    è  nulla di  speciale  ma   è  frutto  della  nostra  fantasia.

Ciao  a tutti.

 

3 aprile 2020

No__ tu no
Via __ non ti appartiene questo
imMondo_
Destino

Perdono chiedeva__ A LUI__
Tracimando *** di collera a scoppiargli ne li occhi
non chiedeva Pietà
Ne* misericordia alcuna
per l’anima sua
___________peccatrice _dai tempi che furono_

Un Obolo il prezzo_
per la preghiera satolla di una tremenda ^furiosa ^ terribile `
disperazione__

[Segnando le gote di stille di luce]
a salvare dall’oltre __

Disarmato d’artifizi giunse_
Ignudo
Con sola forza Della Divina Anima Sua__
Col Sangue traboccante d’Amore.

https://youtu.be/zRk1mWphE_s

Black OPIUM

fed

Non siamo amici…

No, non siamo tutti amici.
No, non basta aver passato una serata insieme per chiamarmi amico.
No, amico non è un modo di dire.
È una parola che porta con sé un mondo di emozioni, promesse e intimità.

Non puoi chiamarmi amico e non guardarmi negli occhi.
Non puoi chiamarmi amico e non dirmi la verità.
Non puoi chiamarmi amico e celare, evadere, passare oltre.
Non puoi chiamarmi amico se conosci le cose importanti per me e scegli di ignorarle perché ti fa fatica.
Non puoi chiamarmi amico se ti ricordi di me solo quando ti conviene.

Non siamo tutti amici.
Non sono tuo amico se ci facciamo una foto insieme.
Non sono tuo amico se ti sorrido.
Non sono tuo amico se ci prendiamo un caffè.

Sono tuo amico se mi confido.
Se ti ascolto, se non mi distraggo, io che mi distraggo sempre.
Sono tuo amico se evito i consigli stupidi.
Le frasi fatte. Le soluzioni a portata di mano.
Se so ascoltarti e semplicemente stare.
Anche in silenzio, che a volte serve.
Sono tuo amico se conosco le parti più remote e assurde di te e le amo, le amo quanto amo le parti più remote e assurde di me.
Sono tuo amico se insieme sappiamo ridere fino alle lacrime.
Sono tuo amico se so chiederti scusa guardandoti negli occhi.
Se so dirti sinceramente che mi dispiace, che ho sbagliato. E che insieme possiamo ricominciare. Non una, ma mille volte.
Perché non sei amico se non sbagli mai, ma se hai voglia di ripartire sempre.

E infine sono tuo amico se per te riesco a fare una chiamata, perché io odio chiamare le persone.
Mi sembra sempre di disturbarle.
Un amico invece non si disturba, mai.

Sei mio amico se posso dirti che ti voglio bene. Conoscendo il significato più puro del termine e credendoci.
E se tu puoi fare lo stesso con me.

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io

“Io sono un essere che pensa, che dubita, che nega, che conosce solo poche cose, che ne ignora molte, che odia, che vuole e che non vuole, che immagina, che ama e che sente. E che pur sapendo che tutte queste cose potrebbero anche non esistere, sa invece che esistono tutte dentro il suo cervello.”
Cartesio