Cosa sono i raggi UV e come proteggersi adeguatamente da essi

Uomo avvisato mezzo salvato. Questa frase caratterizza perfettamente un atteggiamento ragionevole nei confronti delle radiazioni ultraviolette. Per scegliere la giusta protezione, è necessario comprendere a fondo i tipi di radiazioni. Natalia Tronon, training manager di Eisenberg Paris, ci ha aiutato in questo.




Natalia Tronyon, responsabile della formazione

UVA- e UVB-

L’ultravioletto è una radiazione elettromagnetica che occupa l’intervallo spettrale tra la radiazione visibile e quella dei raggi X. Le lunghezze d’onda della radiazione UV sono comprese tra 10 e 400 nm. Il termine deriva dal lat. ultra – sopra, oltre e viola – viola.
Nella radiazione UV si distinguono tre parti dello spettro:
Raggi UVA, 315-400 nm.
Raggi UVB, 280-315 nm.
Raggi UVC, 100-280 nm.
All’aumentare della lunghezza d’onda, l’energia della radiazione UV diminuisce. Infatti, tutti i raggi UVC e circa il 90% dei raggi UVB vengono assorbiti dall’atmosfera terrestre (strato di ozono). La superficie della terra raggiunge circa il 30% dei raggi UVA.
I raggi UVB vengono riflessi dal 70% dello strato corneo. I raggi UVA sono in grado di penetrare nel vetro e passare attraverso lo strato corneo della pelle, ma perdono la loro “attività” quando penetrano più in profondità, a causa della dispersione e dell’assorbimento da parte dei biocomponenti (ad esempio le proteine).

È anche noto che la capacità di raggiungere la superficie terrestre dei raggi UV è influenzata da molti fattori esterni: la concentrazione di ozono atmosferico, l’altezza del sole sull’orizzonte, la sua posizione sopra il livello del mare, il livello di dispersione atmosferica, la presenza e densità delle nubi, grado di riflessione dei raggi UV dalla superficie (acqua, suolo, neve, ghiaccio).
L’impoverimento dello strato di ozono terrestre può portare a effetti dannosi sulla salute non solo delle persone, ma anche della flora e della fauna, poiché l’esposizione e la percentuale di penetrazione dei raggi UV sulla Terra aumenteranno.

IR-

I raggi infrarossi sono radiazioni elettromagnetiche che occupano la regione spettrale tra l’estremità rossa della luce visibile e l’emissione radio a microonde.
La maggior parte della radiazione infrarossa che riceviamo proviene da lampade a incandescenza e dal calore del corpo umano. Costituisce inoltre circa il 50% della radiazione solare.
In generale, quando sentiamo calore e calore dal sole, questa è una radiazione infrarossa (termica).

Cos’è RA+++?

RA (Grado di protezione dai raggi UVA) è un fattore di protezione che inizialmente era ampiamente utilizzato solo nei paesi asiatici. Mentre in Europa, America e Australia, SPF (Sun Protection Factor) è sempre stato utilizzato per questi scopi.
Ad oggi, il fattore di protezione RA e i metodi per misurarlo sono utilizzati in tutto il mondo, poiché non esiste un protocollo mondiale per testare e indicare il grado di protezione contro i raggi UV.
RA+ significa che puoi trascorrere fino a 4 ore al sole;
RA++ – fino a 8;
RA+++ – più di 8 ore di protezione dai raggi UVA.

Profondità ed effetto dei raggi UV sulla pelle

Se l’esposizione della pelle ai raggi ultravioletti supera la sua naturale funzione protettiva (abbronzatura), ciò provoca ustioni e arrossamenti.
La conseguenza più comune e conosciuta degli effetti negativi dei raggi UV è la formazione di eritemi o scottature. L’esposizione costante e intensa ai raggi UVA porta alla formazione di mutazioni (questa è chiamata mutagenesi ultravioletta) e danni al processo del DNA, che possono causare la formazione (cancro della pelle). Si ritiene che l’86% dei casi di melanoma sia dovuto a un’eccessiva esposizione alle radiazioni ultraviolette.
Inoltre, i raggi UV sono in grado di penetrare negli strati profondi dell’epidermide, provocando l’invecchiamento precoce della pelle e la distruzione della struttura del collagene. Di conseguenza, la pelle diventa più ruvida, vascolarizzata, compaiono i pori dilatati, la pigmentazione.
Naturalmente, i fattori di danno alla pelle dipendono anche dal suo tipo. Ad esempio, le persone di carnagione chiara sono più suscettibili agli effetti negativi dell’esposizione ai raggi UV.

Quando e quale livello di SPF usare?

SPF (Sun Protection Factor) è un indicatore del grado di protezione dai raggi UV, cioè indica quanto tempo possiamo senza conseguenze negative.
Ad esempio, se puoi stare al sole per 10 minuti senza arrossamenti o scottature, l’SPF 10 aumenterà questo tempo a 100 minuti e l’SPF 30 aumenterà questo tempo a 300 minuti.
Nella scelta del grado di protezione si deve tenere conto anche dell’attività del sole, del paesaggio, dell’altitudine sul livello del mare (pianura o montagna) e della nuvolosità. Uno dei fattori più importanti nella scelta di un prodotto per la protezione solare è il fototipo. Più chiara è la pelle, maggiore è il grado di protezione da utilizzare. Ma non è nemmeno per dire che le persone con la pelle scura non dovrebbero usare prodotti con SPF.

1) Crema Solare Tocco Secco SPF 50+, Clarins

2)
Let’s Chill Protezione Solare Latte Corpo SPF 15, Mixit

3)
Virtu Oil Body Sun Spray Mist SPF 30, Clinque

4)
Sublime abbronzante viso antietà SPF 30, Eisenberg

Il fattore SPF indica anche quale percentuale di raggi UV lascia passare una crema solare. Ad esempio, SPF 50 salterà il 2% e SPF 30 poco più del 3%.
I filtri solari possono contenere sia filtri fisici che chimici. Il principio di funzionamento dei filtri fisici è quello di riflettere i raggi UV. Di norma, i prodotti che li contengono sono più densi, difficili da assorbire e possono lasciare una patina bianca. Tali prodotti iniziano a funzionare immediatamente dopo l’applicazione sulla pelle.
I filtri chimici assorbono i raggi UV. La consistenza di tali prodotti è più leggera e delicata. Ma i filtri solari con filtri chimici dovrebbero essere applicati 20-25 minuti prima dell’esposizione alle radiazioni ultraviolette.
I filtri solari più ottimali combinano filtri fisici e chimici. Questo approccio consente di rendere la trama più leggera, ma allo stesso tempo aumentare la protezione dai raggi UV.
Non dimenticare che i dermatologi consigliano di riapplicare l’SPF ogni due ore e ogni volta dopo il bagno, anche se utilizzi un prodotto waterproof.

Cosa sono i raggi UV e come proteggersi adeguatamente da essiultima modifica: 2023-02-09T01:07:09+01:00da erdalinza08