Nel marzo di quest’anno, si è saputo che Bruce Willis stava terminando la sua carriera di attore all’età di 67 anni. La causa è l’afasia, un disturbo che colpisce la capacità di parlare, scrivere e comprendere il discorso. Al pubblico di massa, Bruce Willis sarà ricordato principalmente come “Die Hard” di John McClain. Tuttavia, ci sono anche ruoli atipici nella sua biografia. Parliamo di film in cui Willis va oltre il ruolo di un poliziotto invincibile e dimostra di poter essere un poliziotto timido, una vittima persa e persino un fannullone gentile.

Indubbiamente, questo sarebbe stato uno dei ruoli importanti di Willis, cosa che, sfortunatamente, non è avvenuta. E questo non è il suo unico progetto non realizzato, ma potenzialmente interessante. Pochi lo sanno, ma Alexei Balabanov voleva vedere Bruce Willis nel ruolo principale in uno dei suoi progetti. È vero, sfortunatamente, il film “Polar Explorer” non è mai stato messo in produzione.

L’azione del film, secondo la sceneggiatura pubblicata nel 2005, si sarebbe sviluppata in Siberia, all’inizio del XX secolo. L’esploratore artico Peter Lawton parte su un dirigibile verso il Polo Nord, ma cade nell’area del Golfo di Ob e vaga a lungo nel deserto ghiacciato, finché i Samoiedi non lo trovano, congelato. Per il ruolo di Lawton, Balabanov ha voluto chiamare solo Bruce Willis, un artista amato da molti russi, ma il pubblico non ha voluto vederlo in faccia. Secondo la trama, Lawton ha sofferto così tanto del gelo russo che tutta la sua pelle si è staccata.

In ogni caso, sarebbe stato un progetto molto interessante, che, purtroppo o per fortuna, non è mai stato realizzato. Anche se un attore americano accetterebbe questo ruolo rimane un mistero.

In generale, Willis va spesso oltre i suoi ruoli abituali, e nei dipinti selezionati questo non si vede< / span>il più luminoso.

«Moon Kingdom » (2012)

Il ruolo familiare di Willis come poliziotto e la vocazione a lungo termine come servitore della legge sono infranti dall’insolita tenerezza del personaggio. “Die Hard » qui compresso, un po’ goffo, timido, ma contagiosamente carino. Un ruolo del genere non è stato incontrato spesso nella sua carriera: un eroe affascinante senza una mascolinità pronunciata. Per questo ruolo, è stato nominato per l’Independent Spirit Award come miglior attore non protagonista (che è una rarità per un attore che è stato premiato più di una volta “Golden Raspberry” ).

“Nove iarde” (2000)

Un film divertente e positivo sulle relazioni di buon vicinato.Il dentista Nicholas Ozeransky ha condotto una vita calma e misurata . Ma l’incontro con il suo nuovo vicino Jimmy Tulip l’ha messa fine una volta per tutte. Tulip era un assassino professionista e ha rubato dieci milioni di dollari al suo capo. E la moglie di Nicholas, Sophie, ha deciso di consegnare Jimmy al suo ex capo.Questo ruolo sembra fatto apposta per Willis: un killer ironico, furbo e carismatico che riflette sulla vita con citazioni eloquenti.

«La morte diventa lei span>” (1992)

Una commedia dark con un cast stellare e una trama originale. Il chirurgo plastico interpretato da Bruce Willis è un debole e un debole klutz, che rompe ancora una volta le solite associazioni sull’attore. Nel film, per lo più altri personaggi sono i solisti, ma vale la pena non perdersi sullo sfondo di un cast così corale: Meryl Streep, Goldie Hawn e Isabella Rossellini si armonizzano con Willis. A proposito, il film ha vinto un Oscar per i migliori effetti visivi, battendo Alien 3 e Batman Returns.

“12 scimmie” (1995)

Uno dei dipinti più importanti degli anni ’90, una distopia filosofica sui paradossi del tempo e un cupo futuro. Oltre a Willis, Brad Pitt si è mostrato brillantemente nel film. Il regista Terry Gilliam ha fornito a Willis un elenco di cliché tipici della recitazione che ha dovuto evitare durante le riprese, inclusi i caratteristici “occhi blu d’acciaio” di Bruce. Willis è di nuovo qui in un’immagine atipica di una persona ritirata e persa – una vittima. Vale la pena notare l’importanza dell’entourage e dell’atmosfera, che creano un modo originale di narrazione, che aiuta ulteriormente a immergersi in ciò che sta accadendo sullo schermo.

«Il numero fortunato di Slevin» (2005)

Un vibrante thriller poliziesco che non presenta molto Willis, ma senza il suo carisma il film non sarebbe diventato un cult . È evidente che gli autori sono stati notevolmente ispirati dal colore di Quentin Tarantino e Guy Ritchie. Willis è palesemente calmo e ragionevole qui. Il personaggio di Willis, alias Smith e cognome Goodcat (“My name is Goodcat”), è un altro eroe occidentale senza nome che ha risolto tutti i problemi in modo simile.

«Invulnerabile” (2000)

Dramma sui supereroi di M. Night Shyamalan. Per molti versi, questo è un film sottovalutato che era in anticipo sui tempi ma non ha fatto molto al botteghino. Il film si è rivelato molto controverso e in esso il regista ha cercato di decostruire i supereroi come genere, cosa che è riuscita a fare. Tuttavia, nel tempo, “Unbreakable” ha guadagnato lo status di cult e Shyamalan ha filmato lo spin-off “Split”, in cui Willis ha un piccolo cameo a sorpresa, e poi il crossover “Glass”. In Unbreakable, Bruce Willis è autosufficiente silenzioso e misterioso, è difficile vedere un supereroe in lui, ma vale la pena guardare il film per il finale: metterà tutto al suo posto.

«Pulp Fiction » (1994)

È stato scritto così tanto su questo film che potrebbe non valere nemmeno la pena parlarne. Ma Willis merita sicuramente una menzione speciale per questo ruolo. Bruce interpreta un atleta di nome Butch (“il nome non significa niente”), che all’ultimo momento interrompe una lotta contrattuale, che incorre nell’ira di un influente gangster.

Al momento delle riprese, solo Willis poteva vantare lo status di star, ma girare nel modesto e indipendente Pulp Fiction è diventato un grande successo per entrambi i creatori e influenzò favorevolmente la carriera dello stesso Willis. È riuscito non solo a dimostrare la sua capacità di recitazione, ma anche a guadagnare milioni di dollari grazie alla percentuale delle tasse.