La pirrolochinolina chinone (PQQ) o vitamina B14 non è sintetizzata nel corpo umano. Allo stesso tempo, PQQ si trova in una varietà di tessuti in cui entra dal cibo. Ad oggi rimane la domanda se si tratti di una vitamina, cioè quanto sia importante per il corpo. Ma sempre più argomenti suggeriscono che PQQ è ancora vitale.

È noto che i ratti allevati con una dieta priva di PQQ presentano un ritardo della crescita e altre anomalie. Alte concentrazioni di PQQ si trovano nel latte materno, dove svolge il ruolo di fattore di crescita non vitaminico. Dai dati disponibili fino ad oggi, si può concludere che PQQ è importante per la crescita cellulare e la protezione cellulare durante i periodi di stress. PQQ può stimolare la crescita dei mammiferi ed è importante per il loro sviluppo.

Negli ultimi anni, PQQ ha ricevuto attenzione per le sue implicazioni per la salute mitocondriale. Si mostra come un potente booster mitocondriale: non solo migliora i processi bioenergetici, ma attiva anche la formazione di nuovi mitocondri.

Il PQQ ha un potere antiossidante mille volte superiore alla vitamina C

PQQ è un potente antiossidante, molto più stabile dell’acido ascorbico (vitamina C). In un ciclo redox, PQQ ha 20.000 potenziali cicli catalitici rispetto ai 4 dell’acido ascorbico. Ridurre lo stress ossidativo è una strategia importante per aumentare l’efficienza mitocondriale e rallentare l’invecchiamento.

PQQ attiva la formazione di nuovi mitocondri e migliora la produzione di energia

Studi sull’uomo mostrano che la PQQ porta all’attivazione di PGC-1, una proteina responsabile della biogenesi mitocondriale. È stato anche dimostrato che PQQ induce la biogenesi mitocondriale a bassi livelli fisiologici (~ 250 µg/kg nel ratto) tramite PGC-1α attivato. Inoltre, l’integrazione con PQQ migliora il potenziale antiossidante e riduce i livelli di intermedi e metaboliti associati ai mitocondri, il che migliora l’efficienza mitocondriale.

Forse c’è ancora molto che non sappiamo su PQQ

Anche se il PQQ è stato recentemente riconosciuto come nutriente non essenziale per i mammiferi e rimosso dall’elenco delle vitamine, recenti studi sugli animali hanno dimostrato che ciò potrebbe essere vano. Pertanto, l’attività di almeno un enzima coinvolto nel metabolismo energetico dipende chiaramente dal PQQ.

È troppo presto per noi fare dichiarazioni sui suoi effetti sugli esseri umani. La ricerca sul PQQ, tanto meno sugli studi sull’uomo, è ancora scarsa.

Si ipotizza che PQQ possa avere altri ruoli importanti nella gabbia, ma non conosciamo ancora tutti i suoi obiettivi. L’integrazione di PQQ è oggetto di ricerca attiva per ridurre le malattie neurodegenerative e il cancro. E in rete puoi trovare menzioni di PQQ come “fonte della giovinezza”.

PQQ è una promettente “vitamina della longevità” per gli esseri umani.

Otteniamo PQQ dai cibi vegetali

Le piante e gli animali stessi non possono sintetizzare il PQQ, che viene sintetizzato dai batteri del suolo ed entra nelle piante dal suolo.

Il PQQ entra nel nostro corpo con il cibo, dai prodotti vegetali.

Alimenti ricchi di PQQ: kiwi, prezzemolo, peperone verde, papaya, tè verde, tofu, natto, legumi, cacao.

Il contenuto anche degli alimenti PQQ più ricchi è molto inferiore alla quantità che si può ottenere dagli integratori (da 5 a 20 mg). Per raggiungere i 20 mg (questo dosaggio si trova più spesso negli studi), è necessario mangiare circa 0,7 kg di kiwi o prezzemolo.