La rabbia può provenire da cause interne, frustrazione o fattori esterni. Non abbiamo il pieno controllo della nostra rabbia (così come di altre emozioni), quindi può sopraffarci e trasformarsi in aggressività, afferma Markus Wicks, autore di Use Psychology! La scienza che aiuta nella vita.”

“Tutta l’aggressività è il risultato della frustrazione… E la frustrazione porta sempre all’aggressività” (John Dollard e Neil Miller)

Rabbia interiore

Gli esseri umani (a differenza di altri animali) hanno imparato a controllare la rabbia e l’aggressività, ma molti psicologi considerano ancora queste emozioni parte della nostra natura. Alcuni sostengono cinicamente che le persone sono generalmente egoiste e agiscono in modo aggressivo per ottenere un vantaggio. Konrad Lorenz ha interpretato l’aggressività come un istinto sviluppato nel corso dell’evoluzione e che aiuta a proteggere la propria famiglia e il proprio territorio. Sigmund Freud associava la rabbia all’impulso all’autodistruzione: la rabbia interna, solitamente repressa, è diretta contro la persona stessa, ma, intensificandosi, porta a un’ondata di aggressività diretta agli altri. Albert Bandura ha sostenuto che una persona padroneggia i modi di esprimere la rabbia nella società. In un esperimento con una bambola Bobo, ha dimostrato che i bambini imitano il comportamento aggressivo degli adulti.

Pertanto, vale la pena prestare molta attenzione a film violenti, programmi TV e giochi per computer che costituiscono le modalità di manifestazione dell’aggressività tra i giovani.

Sono deluso

Gli psicologi americani John Dollard e Neil Miller hanno studiato le cause del comportamento aggressivo. Hanno suggerito che l’aggressività si verifica quando una persona non è riuscita a ottenere qualcosa. In questo caso, sperimenta delusione (frustrazione) e dirige l’aggressività verso la causa del suo fallimento. Se non riesce a trovare il colpevole, o se il problema è in lui stesso, l’aggressione è diretta a un oggetto innocente: un capro espiatorio. Dollard e Miller credevano che la frustrazione portasse sempre all’aggressività, ma in seguito hanno perfezionato la loro teoria: è più probabile che l’aggressività si verifichi se la frustrazione arriva all’improvviso o se una persona sente che il colpevole del suo fallimento gli ha fatto del male senza motivo.

Trigger pericolosi

Tuttavia, Leonard Berkowitz credeva che la frustrazione non potesse spiegare completamente il comportamento aggressivo: provoca rabbia, non aggressività, e la rabbia è solo una forma di dolore psicologico che porta a un comportamento aggressivo. In generale, qualsiasi forma di dolore (fisico o psicologico) può provocare aggressività, ma per un comportamento aggressivo è necessario un ulteriore fattore esterno (come nell’esperimento descritto a sinistra). Berkowitz ha sostenuto che la coscienza associa certe cose all’aggressività (ad esempio, le armi). Quando incontriamo tali oggetti, abbiamo pensieri aggressivi che, in risposta al disagio, possono innescare comportamenti aggressivi.

“Il dito preme il grilletto, ma il grilletto può essere anche il dito*” (Leonard Berkowitz)

*Il dito preme il grilletto, ma il grilletto potrebbe anche premere il dito. Nell’originale, un gioco di parole: trigger significa sia “il grilletto di un’arma” che “un evento che innesca una reazione psicologica”.

Simboli di violenza

I partecipanti all’esperimento di Leonard Berkowitz hanno ricevuto una scossa elettrica, dopodiché hanno avuto il diritto di rispondere a tono. Controllavano la corrente dalle stanze che contenevano una pistola o una racchetta da badminton. Coloro che sono stati fulminati hanno risposto con uno shock più forte, ma gli shock più potenti sono stati usati da coloro che erano nella stanza con una pistola.