Non mi piaceva l’immagine che lo specchio mi rimandava,
ma mi piaceva quello che vedevo:
mi piacevano i miei occhi che potevano sprofondare nei suoi,
mi piaceva il mio naso che poteva sentire i suoi odori e i suoi profumi,
mi piaceva la mia bocca che potevo incollare alla sua,
mi piacevano le mie braccia che potevano stringerla a me,
mi piacevano le mie mani che potevano scivolare sulla sua pelle.
“ma tu questo non l’hai mai fatto” – mi disse lo specchio beffardo..
“ed è per questo che mi piace la mia mente” – gli risposi sornione –
“perché mi permette di sognarlo”.