Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere “noi” in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.

Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l’un l’altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l’ultimo
se il tuo corpo canterà con il mio perchè insieme è gioia…

Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto.

(Pablo Neruda)

Come son pesanti i giorni,
A nessun fuoco posso riscaldarmi,
non mi ride ormai nessun sole,
tutto è vuoto,
tutto è freddo e senza pietà,
ed anche le care limpide stelle
mi guardano senza conforto,
da quando ho appreso nel mio cuore,
che anche l’amore può morire.

Garcia Lorca

 

Da oggi in questo Blog si parlerà di poesia, non di quella erotica come ho fatto in precedenza, ma di quella d’amore. Per non mettere in imbarazzo alcune mie utenti ho fatto questa scelta e anche perché l’amore è sempre l’amore…

Senza che lo chiedessi, mi hai fatto la grazia

di magnificare il mio membro.

Senza che lo sperassi, sei caduta in ginocchio

in posizione pia.

Quello che è stato non è stato sepolto.

Per sempre e un giorno

il pene riceve la pietà osculante della tua bocca.

Oggi non ci sei né so dove sarai,

nell’impossibilità totale di un gesto o di un messaggio.

Non ti vedo non ti sento non ti stringo

ma la tua bocca è presente, adorante.

Adorante.

Non credevo d’avere tra le cosce un dio.