La forma dell’acqua

Taniello   29 giugno 2018   Commenti disabilitati su La forma dell’acqua

Locandina

Un non meglio precisato dovere mi impone di prendere nota qui sopra dei film ultra premiati e osannati world&wide.
La Forma dell’acqua si innesta nel filone dei tre messicani (insieme a del Toro, anche Cuaron e Inarritu, mi scoccio di vedere dove vanno i giusti accenti…) che hanno rinfrescato un po’ le cose a Hollywood negli ultimi anni.
Grazie a trovate simpatiche, giochi con la macchina da presa e montaggi un po’ sopra le righe, quei vecchi babbioni dell’Academy si sono emozionati e stanno gratificando a iosa i tre amigos, tra i pochissimi messicani a provare un po’ di gioia negli USA Trumpiani.
Veniamo a noi: il film affascina per colori meravigliosi, ritmo, dialoghi e recitazioni; fino a qui uno può dire “ok, lo standard a Hollywood è sempre molto alto”.
Devo quindi capire per quale motivo un abbiocco feroce mi ha colto più volte proprio nel momento in cui la storia d’amore tra il mostro e lei comincia a palesarsi. Non mi sono perso nulla grazie al riavvolgimento del nastro (che figata, eh?) però la cosa è da rimarcare: perché è tutto, quantomeno, attraente nelle immagini ma poi, al manifestarsi della storia d’amore (tassativa ad Hollywood), è arrivata la sonnolenza?
Insensibili uomini sessisti? Hai dormito poco? La cena è stata pesante? Tra le erbe del digestivo se ne nascondeva forse una dagli effetti narcotici?
Non credo.
Probabilmente è noia. La cosa davvero nuova è che qui la noia non è sopravvenuta per i dialoghi d’amore (lei è muta, lui è mostro marino che al massimo fa versi da mostro marino); qui, probabilmente, chissà,  la noia è giunta proprio perché ci hanno messo la storia d’amore.
Provo a dire: la ricostruzione d’epoca è straordinaria e coinvolgente, c’è un continuo rimando a film e trasmissioni TV dell’epoca (siamo nei 50/60), riferimenti a iosa alla storia del cinema, cose da metacinema (direbbero su Repubblica), un bel ritmo e bei personaggi (c’è un Michael Shannon al solito meravigliosamente crudele e disturbato), c’è pure il grafico che dipinge ma viene surclassato dalla fotografia, c’è la guerra fredda coi sovietici sotto copertura…
Cioè, c’è un sacco di roba fatta a dovere e poi niente, arriva la storia d’amore: prima con lei che gli porta il pranzo, poi il kissino, poi si tromba (anche se sott’acqua per ovvie ragioni).
Obiettivamente, che palle.

La forma dell’acquaultima modifica: 2018-06-29T10:49:59+02:00da Taniello