Sulla mia pelle

Taniello   15 settembre 2018   Commenti disabilitati su Sulla mia pelle

Iimm film italiani di interesse civile (detesto “impegno” civile, mi scuso) o comunque su fatti storici hanno l’inevitabile conseguenza di far parlare un po’ tutti a seconda della personale tifoseria.
In questo caso abbiamo i pro-guardie a prescindere da un lato e chi vorrebbe giustizia dall’altro.
Ho titubato prima di annotarlo qui ma infine ci deve stare, perché i miei post servono a me e alla mia carenza di memoria, mentre (dico per dire) le opinioni su un film da parte di un Questore della Camera dei deputati dedito alla “dichiarite compulsiva” (a cui tanto deve piacere il titolo di “Questore” della Camera) o dell’ultima voluminosa scorreggia degli addetti stampa lasciano il tempo che trovano, pazienza.
Il film, dunque. Ovunque si leggono cose come “ti prende alla gola”, “si piange” e cose simili, perché è vero, è così e a un certo punto le parole per dirlo finiscono.
Lo stile è quello noto a chi bazzica le opere tipicamente festivaliere (Dardenne?), giganteggia l’attore protagonista, non si rimane indifferenti, è impossibile. Ho letto un rispettabile parere di chi sosteneva che se si fosse aggiunta della fiction male non si sarebbe fatto; comprendo ma non condivido. Il valore di questo film (e di come è stato fatto) sta nel mettere un punto fermo alle cose (che i processi, si sa, vanno per le lunghe), alle chiacchiere inutili.
Dopo questo film sarà finalmente possibile saltare a pie’ pari tutti i fiumi d’inchiostro che verranno ancora inevitabilmente versati, fosse per un’ennesima polemica o per un’agognata sentenza definitiva.
Che poi la verità processuale finirà per essere un di cui, perché il film ci fa ulteriormente capire che dello Stato (del nostro Stato) si può legittimamente aver paura: fosse per un controllo di Polizia, fosse per le tasse, fosse per una visita medica, fosse per la burocrazia, fosse per un Suo funzionario qualsiasi che magari ha digerito male.
Dello Stato (del nostro Stato) è legittimo avere paura, le-git-ti-mo.
E il povero Stefano ne ha avuta fin troppa.

Sulla mia pelleultima modifica: 2018-09-15T11:44:37+02:00da Taniello