anima mia

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sorridi, mentre dormi, anima mia!
Sorridi, anima mia, sarà giorno!
Dalla più alta finestra della mia casa
con un fazzoletto bianco dico addio
ai miei versi che partono per l’umanità.

E non sono lieto né triste.
È questo il destino dei versi.
Li ho scritti e devo mostrarli a tutti
perché non posso fare altro,
come il fiore non può nascondere il colore,
né il fiume nascondere che scorre,
né l’albero nascondere il frutto.

Vanno lontano come già nella diligenza
e io senza volerlo provo una pena
come dolore nel corpo.

Chi sa chi li leggerà?
Chi sa in che mani andranno?

Fiore, mi ha colto il mio destino per gli occhi.
Albero, mi strapparono i frutti per le bocche.
Fiume, il destino della mia acqua era non restare in me.
Mi sottometto e quasi mi sento allegro,
quasi lieto come chi si stanca della tristezza.

Andate, andate via da me!
Passa l’albero e rimane disperso per la Natura.
Appassisce il fiore e la sua polvere dura sempre.
Scorre il fiume e sfocia nel mare e la sua acqua
è sempre quella che è stata sua.

Passo e resto, come l’Universo.

 

 

 

 

 

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