Credo, aiuta la mia incredulità

 

credo aiuta la mia incredulità

 

 

LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: Gc 3,13-18

Salmo: Sal 18 (19)

Vangelo: Mc 9,14-29

 

Il brano del Vangelo di oggi, ci presenta la supplica di un padre che chiede la guarigione di suo figlio. La risposta che quest’uomo dà a Gesù è tra le più significative, in cui è impossibile non identificarsi: “Credo; aiuta la mia incredulità!” In queste parole è possibile percepire tutta la speranza nei confronti di Gesù, ma anche tutta la nostra fragilità, dove dinanzi alle difficoltà, umanamente si fatica a credere.

Com’è possibile credere e essere increduli? Gesù oggi ci dice, che a volte l’incredulità può rafforzare il credere, poiché facciamo in modo che la nostra esperienza, entri a far parte della nostra intelligenza, ovvero del leggere all’interno della storia, per arrivare a credere e allo stesso modo, sarà proprio il credere a sostenerci, quando nella fatica subentra l’incredulità.

Facciamo diventare preghiera questa frase, ripetiamola nel nostro cuore e non temiamo di provare in noi la difficoltà a credere. Il Signore ha cura di noi sia nel credere che nell’incredulità e ci prende tutti nel Suo abbraccio di Misericordia.

 

“Signore, oggi anche io voglio dirti:

Credo; aiuta la mia incredulità!

Sostienimi quando vacillo, perché poi forse,

non avrò la forza e il coraggio di chiederlo.

Aiutami a vivere la mia incredulità come dono,

perché anche la mia fragilità venga in aiuto per rendermi più forte.

Rafforza il mio cuore,

affinché possa riconoscerti nel mio camminare

e vedere nella mia vita, 

una storia in cui la fede è un incontro, 

un’esperienza, un Volto: Il Tuo.

Così sia”. (Shekinaheart Eremo del Cuore)