Shekinaheart

Il "buon finale"


   

DOMENICA 25 SETTEMBRE 2022

XXVI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO C

LITURGIA DELLA PAROLA   (clicca qui)

Prima lettura: Am 6,1a.4-7

Salmo: Sal 145 (146)

Seconda lettura: 1 Tm 6,11-16

Vangelo: Lc 16,19-31

Colpisce oggi l'affermazione di Abramo: “Se non ascoltano Mosè e i Profeti, non saranno persuasi neanche se uno risorgesse dai morti”.

Gesù ci sta dicendo che alla fine, la richiesta dell'uomo ricco fu esaudita: il Signore stesso venuto sulla terra, è morto e poi risorto! È però implicita una domanda: dinanzi alla legge e alla Parola, cosa ha da dire in più la Risurrezione?

Non è una domanda scontata, è molto attuale, perché dinanzi alla Parola di Dio a volte abbiamo delle riserve, ci chiediamo se è davvero per noi, se la interpretiamo nel modo giusto e cosa concretamente ci vuole indicare.

La Risurrezione di Gesù, è la Parola fatta carne, risorta! Ovvero è una Parola viva, e per il fatto stesso che risorge, ci attesta che non morirà mai! Darà sempre vita alla nostre vite.

Non è un testo da leggere, è un luogo di comunione reale e concreto con Dio. Spesso ascoltandola si tende a pensare di immedesimarsi con i personaggi, è questo può essere un primo passo, anche se pone un distacco, perché tra noi e i personaggi c'è ancora una separazione. Con la Risurrezione entriamo da salvati a fare parte della storia di Cristo, è il dono che ci unisce, è la concretezza reale, tangibile e fa davvero credere che attraverso la Parola è Lui a parlare con noi! Nell'ascolto entriamo proprio in dialogo con Dio! In essa non abbiamo solo dei personaggi, ci sono esempi, insegnamenti e spiegazioni, dove sentire Lui parlare e penetrare nel cuore, così da donarci luce, forza, coraggio e conforto.

Grazie alla Risurrezione di Cristo tutto questo non morirà mai, anche dinanzi ai nostri sbagli, alla paura, ai blocchi, ci sarà sempre l'amore capace di vincere ogni male e poterci dare vita per sempre. Siamo dei salvati e la richiesta del ricco, il "buon finale", lo stiamo già vivendo!