Il perdono di Dio allontana la folla di pensieri che non ci permette di andare davanti a Lui. Siamo come paralizzati dalle preoccupazioni, dalla paura del futuro, dal peso dei nostri peccati e dalle parole della gente. Questa folla che abita la nostra mente, si mette davanti a Gesù e non lascia spazio per altro.
È bello vedere come ci sono persone che nella preghiera ci mettono davanti a Gesù superando la folla e ci affidano a Lui, il solo capace di fare della nostra paralisi il luogo del miracolo. Si, perché di miracolo di tratta quando Dio passa attraverso gli ostacoli del nostro cuore e vi mette qualcosa di nuovo: speranza, pace, consolazione e forza.
Come per il paralitico, possiamo incontrare persone che mormorano su di noi, mettendo giudizi sulla nostra vita, sui nostri sbagli, ma Dio è uno solo. Egli taglia in due le parole inutili attraverso il perdono: "Ti sono perdonati i tuoi peccati" e la rinascita: "Àlzati e cammina", così che la nostra vita non sia segnata dal giudizio del nostro errore, ma dall'amore di Dio che ci viene incontro.
Il paralitico si alza e non c'è più la folla. Ecco il secondo miracolo congiunto al primo: non solo siamo riabilitati a camminare grazie alla Sua Misericordia, ma la folla della nostra mente svanirà quando dinanzi a Dio, lasceremo a Lui il posto del cuore che ha bisogno di essere sanato, e questo sarà la nostra forza.
Sbaglieremo ancora? Probabilmente si, ma con i nostri piedi torneremo a Lui conoscendo già la strada, la via delle cose prodigiose di Dio.