Nell'avvicinarsi del Natale, la liturgia ci mostra Giovanni Battista descritto da Gesù come più di un profeta, il messaggero che prepara la via al Signore.
Quando attendiamo qualcuno a casa nostra ci prepariamo a riceverlo, riordiniamo, cuciniamo, lo accogliamo all'ingresso, lo facciamo accomodare, gli offriamo ciò che abbiamo, conversiamo, scambiamo pensieri ed ancora molte altre cose. Se tutto questo lo facciamo per i nostri amici, parente o conoscenti, cosa faremo pensando che Dio stesso manda suo Figlio a casa nostra? Ci metteremo in azione subito, pensando a quanto fare per accoglierLo in modo adeguato.
Gesù non ci chiede di fare delle cose "esteriori", il suo desiderio è essere accolto, ascoltato, riconosciuto dentro al nostro cuore! La casa da riordinare è il nostro cuore, bisogna fargli spazio, perché non siamo noi a preparare qualcosa per Lui, ma é la sua venuta a preparare la salvezza per noi. La sua venuta è occasione per renderci persone nuove, e anche se non ci toglie dalle nostre fatiche, dai problemi di ogni giorno, ci fa esistere nel suo amore.
Attendere Gesù in questo Natale, sarà per noi rinnovare il desiderio di una vita piena di Lui: un semplice e disarmante bambino, che riempie l'inquietudine del cuore gettandovi le radici della verità, della bellezza, della bontà e dell'unità, che danno armonia a tutto l'essere. Apriamogli il nostro cuore, attendiamo la sua venuta oggi e sempre, perché il disegno di Dio possa realizzarsi in noi e gli altri vedano quale grande "artista" ci ha colmato di gioia.