Il Vangelo di oggi è un testo di speranza, di lotta, di fede. Sia Giairo che la donna emorroissa avevano compreso la grandezza di Gesù, al punto che nel toccare o essere toccati, ossia in un contatto diretto con il maestro, la vita sarebbe stata piena.
C'è una lotta tra la vita e la morte, sia della bambina, apparentemente morta, sia di quella donna, che perdeva sangue da dodici anni, ovvero: a poco a poco perdeva la vita. Gesù è nel mezzo di questa lotta, tra la folla, oppure nella casa ed è la sua presenza ad essere salvezza.
Qui c'è di più di una guarigione, vi è una forza che esce da Lui stesso, per abitare nei cuori di chi, con fede, chiede solo di vederlo, di toccarlo per essere guarito, ma Egli fa di più, rende quel'incontro: la forza di Dio.
Nelle nostre difficoltà sentiamo il Signore come la nostra forza? Abbiamo la fede di chi crede basti solo toccare il lembo di un mantello?
Lasciamoci toccare da Dio, è Lui oggi a voler toccare anche solo una parte del nostro cuore, fiducioso che la parte di quel tutto sarà capace di ridonarci la forza per sperare, per lottare nonostante tutto, per credere che oltre a quello che sto vivendo, la mia è già una storia di salvezza.