Gesù nel Vangelo di oggi, ci parla della legge e del pieno compimento che Lui è venuto a darle. Cosa significa questo?
Ognuno di noi, è tenuto ad osservare le norme e le leggi che ci sono in tutti i campi, ma il Signore parla di un compimento che solo Lui può dare, non riguarda la semplice osservanza, riguarda piuttosto il valore pieno, perché se la legge sta al sevizio della vita, è fatta per la vita, questa trova la sua pienezza, solo ed esclusivamente nel compiersi dell'amore.
Molte volte leggiamo nel Vangelo che Gesù, per la vita, ha infranto la legge: mangia con i peccatori, tocca le persone impure, fa miracoli di sabato.
Per dare pieno compimento alla legge, Gesù muore in croce, dona la sua vita, perché quell'amore riscatta tutto ciò che mancava a renderla completa, a farla diventare eterna.
L'amore infatti, non passerà mai, ogni singolo e piccolo gesto compiuto, sarà compreso in quell'amore più grande.
Accogliamo questa legge dell'amore e non abbiamo paura quando la nostra fragilità ci fa sentire mancanti, peccatori, sbagliati davanti a certe situazioni, invochiamo il Signore che completerà per noi l'opera sua (Cfr. Salmo 137).
In questo tempo di quaresima, accostiamoci alla misericordia di Dio, andiamo a ricevere il suo perdono, certi che Lui ha già portato a compimento l'opera che non siamo riusciti a fare noi, fiduciosi nel Suo amore che ha già riscattato tutto, ha già perdonato, ha amato tutto, prima ancora che noi ne fossimo consapevoli. E l'amore che in qualche forma riceviamo o possiamo sperimentare, non è nulla in confronto a quello che Egli ha ancora e sempre da donarci.
"Signore,
davanti a Te pongo tutto me stesso.
Tu sai di me, non ho nulla da dirti
che non conosci.
Eppure, se oggi sono qui è grazie al Tuo amore
che mi fa accostare e sostare
dinanzi al Tuo cuore.
Aiutami a sentirti accanto a me sempre,
rendimi forte nella debolezza
e quando persino il rifiuto di me stesso mi porta lontano,