Nel Vangelo di oggi i giudei chiedono a Gesù delle certezze, vogliono sapere se lui è veramente il Cristo. Le opere che Gesù compie non bastano ancora per convincerli. Essi non comprendono e non credono perché non ascoltano, dice infatti Gesù: "Ma voi non credete perché non fate parte delle mie pecore. Le mie pecore ascoltano la mia voce".
La qualità fondamentale di chi è aperto alla fede è anzitutto l'ascolto. Chi ascolta il Maestro ha la vita e diventa suo confidente, è conosciuto da lui con una unione personale e profonda, che si concretizza nell'amore.
Gesù ci conosce, ci scruta anche là dove noi non sappiamo vederci; ma se guardiamo a lui fedelmente, se ascoltiamo le sue parole, allora anche noi impareremo a conoscerlo, e comprenderemo che siamo chiamati per nome, penetrati dal suo sguardo amante, custoditi nel suo cuore, tenuti per mano, da cui nessuno potrà strapparci.
Solo a questo pastore buono possiamo affidare la nostra vita, il nostro futuro senza aver paura di nulla, perché Lui è la risposta alle incertezze della vita degli uomini e della nostra vita.