"Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo".
Termina così il Vangelo di Matteo, una fine che però è un inizio: non è finito tutto così, Gesù non ci ha lasciati, non ci ha abbandonati. Alla nostra storia, ha voluto dare qualcosa in più che la vicinanza in un momento di difficoltà o nel bisogno di una guarigione, ci ha donato una presenza.
La relazione con il Signore non è quella di un Dio da invocare ogni tanto, è invece una relazione intima, continua, che tutti i giorni si fa presente. Quando abbiamo a cuore una persona vogliamo averla con noi, conoscerla, starle accanto. Gesù si fa presenza viva, sempre, persino nei nostri dubbi, come i discepoli del Vangelo di oggi che si prostrano, ma temono, e Gesù li rassicura: "A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra", quasi a dire: non preoccuparti perché io sono accanto a te, ho unito il cielo alla terra, ho unito il mio cuore al tuo.
Possiamo allora, alzare lo sguardo o tenerlo abbassato nei giorni tristi, Egli sempre ci verrà incontro, e sarà per noi presente, per asciugare ogni lacrima, per donare consolazione, amore, e conforto al nostro cuore. Sentiamo Gesù come un Dio vicino, che si siede accanto a noi, che fa parte della nostra quotidianità, e cresciamo sviluppiamo il nostro essere in ragione di quella relazione, così che la nostra vita sia intensa e piena, dono per chi ci è accanto, piccoli segni di cielo e terra.
"Signore,
aiutami a credere che ci sei.
Sii Tu la mia consolazione,
affinché io forte di questa certezza possa camminare,
e sappia dove sto andando.
Dammi il coraggio di credere che è possibile crescere
e crescere sempre in umanità e misericordia,
in solidarietà e comprensione.
E quando un giorno perderò il contatto,
Tu vienimi a prendere, riportami sulla strada giusta
la via dove io senta la Tua presenza accanto alla mia."