Predicare, dire che il regno dei cieli è vicino. Regalare a tutti un pezzo di cielo, ridare speranza a chi purtroppo l'ha persa e fa fatica a guardare in alto; è questo lo scopo per cui Gesù chiama i discepoli.
Il Signore ha cura di noi, e questa cura è evidente nelle indicazioni che da ai suoi: predicare, guarire, risuscitare, purificare ogni gesto ha il sapore della cura e dell'amore.
Allora lasciamo entrare Gesù nella nostra casa, nel posto del nostro cuore che più ha bisogno di cielo, lasciamo sia Lui a riempirlo così di amore da guarirci da quelle ferite profonde che solo Lui può a sanare. Tutto il resto partirà da lì, da quel cuore risanato, dalla consapevolezza di quell'amore donato, e dove la ferita sarà ancora profonda, vi sarà il balsamo della consolazione per lenire il dolore.
Gesù è venuto per noi, nella nostra storia per essere la nostra forza, non solo un momento, ma sempre, perché quando ci smarriamo non siamo mai soli, Egli è qui. Così siamo noi quei guariti, purificati, amati da Dio e siamo anche quei chiamati strumenti del Signore, testimoni anzitutto dell'amore di Dio ricevuto, poiché la vera testimonianza è l'esperienza e ciascuna storia è piena del Suo amore; con Gesù ognuno di noi può dire: anche se non ho nulla, io ho un luogo in cui posare il mio cuore, nel cuore di Dio.