Il regno dei cieli è proprio il posto per tutti, così che gli ultimi arrivati alla fede, sono come quelli che vi erano da più tempo. Come mai? E giusto?
Nella logica dell'amore di Dio: si! Perché il regno di Dio non è da conquistare, ma da accogliere. Non importa quanto tu ci metta a renderti conto della tua relazione con Dio, ciò che conta è comprendere di avere un posto da sempre e non di averlo ottenuto a suon di sforzi. Ed allora, chi ha faticato tutta la vita, cosa deve fare?
Se davvero ha compreso quanto è grande l'amore di Dio, non se lo do manderà nemmeno, perché la relazione con Lui va oltre la misura del contraccambio, è un dono che noi abbiamo ricevuto solo prima di altri, per cui gioire.
Chiediamo al Signore la forza di vivere di una logica diversa, così da comportarci tra di noi, non con i paragoni, ma con quell'amore che Lui stesso ha riversato nei nostri cuori.
Impariamo a gioire per gli altri, alziamo lo sguardo e osserviamo da un altro punto di partenza, e lasciamo sia Lui a condurre e formare il nostro cuore. Allora sì che vivremo il regno di Dio su questa terra, e non solo saremo terreno di accoglienza per altri, che vedendoci spuntare un sorriso per le piccole gioie proprie o altrui, chiederanno: da dove vieni? Vengo dal cuore di Dio, tendi la tua mano, ti porto con me.
"Signore,
libera il mio cuore dal paragone,
dalla logica del contraccambio
ed insegnami la misura del Tuo cuore.
Il regno di Dio, è il posto mio con Te,
è quel luogo dove io posso essere davvero me stesso,
se vi scopro il Tuo amore.
Aiutami a vivere di Te
e fai che nonostante la fatica,
il mio cuore si dilati ad un nuovo orizzonte,
a quel pezzo di cielo che posso vivere già qui ed ora,