L'uomo allontanandosi da Dio perde quella possibilità di vita nuova di pienezza di vita, che solo in Lui può trovare, per questo Gesù esprime tutto il suo rammarico per gli abitanti di Corazin, Betsaida e Cafarnao che non si convertono.
Gesù non condanna nessuno, ma vuole far comprendere qual'è la grandezza del dono d'amore che viene rifiutato, perché il fine di ogni parola di Dio all'uomo non è la condanna, ma la conversione.
Il rifiuto in sé, come ogni altro male, non è direttamente contro Dio, bensì contro chi lo rifiuta e così fa il proprio male. Ma come il male dell'amato tocca profondamente chiunque ama, così il male dell'uomo tocca infinitamente il cuore di Dio, perché egli ama l'uomo in modo infinito.
Convertirsi è camminare nella consapevolezza che il Signore ci è sempre accanto, affinché la nostra vita sia intessuta di quell'amore che ci dona ed unifica il cuore, per elevarlo all'incontro con Lui.
La Parola che ogni giorno ci elargisce in abbondanza, è fonte di salvezza, di conversione del nostro cuore, è un invito sempre aperto per il credente di ogni tempo.