SANT'IGNAZIO DI ANTIOCHIA, VESCOVO E MARTIRE – MEMORIA
Prima lettura: Rm 1,16-25
Salmo: Dal Sal 18 (19)
Vangelo: Lc 11,37-41
"Date piuttosto in elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro". Cosa vi era dentro? Gesù parla di avidità e cattiveria. L'invito è darlo in elemosina, offrire quella parte a Dio che in verità preferiamo tenere e nascondere. Offrirla perché venga bruciata e purificata, offrirla perché come ogni dono, non torni più indietro. E se anche sembra paradossale offrire un interno da curare, il nostro cuore deve pensare che Gesù è venuto proprio per questo: per perdonare e guarire non solo le malattie fisiche, ma quelle dell'anima che logorano dentro.
Affidiamo a Lui il nostro cuore ed in questo giorno di digiuno e offerta preghiamo per la pace, una pace che deve partire dal nostro cuore e diffondersi. Pace per tutti, pace dentro di noi. Pace perché non ne possiamo più della morte; abbiamo bisogno di credere nell'essere umano e non averne paura. Pace perché ogni cuore finalmente possa farne esperienza e non uccida più la vita e non sia più la morte un "lieto messaggio".
Affidiamo a Dio tutto e seminiamo la pace attorno a noi. Seminiamo la pace e diffondiamo il bene, sia il nostro interno ora purificato a irradiarsi all'esterno.
"Signore guarisci il mio cuore.
Ti chiedo la pace,
a partire dal mio cuore e che si diffonda.
Come un tarlo la rabbia e il dolore vedo implodere nei cuori,