Il Vangelo di oggi è una festa di luce. Gesù si trasfigura dinanzi a Pietro, Giacomo e Giovanni, è un momento per pochi, su di un monte alto. Gesù li prende con sé, essi vivono con Lui e ad un certo punto, si rivela loro profondamente, Lui che toccava i cuori in profondità, fa vedere la Sua interiorità attraverso quella luce sfolgorante, che desta persino spavento.
Una luce abbagliante è presente nel cuore del figlio di Dio, la sua limpidezza, la sua bontà, ora ai suoi è tangibile.
In contrasto a tanta luce, subentra una nube ad aiutare a comprendere ai presenti, una nube che non fa paura, perché è la nube di Dio, da cui esce una voce che invita ad ascoltare il figlio amato, il prediletto. Quel prediletto che non ha lasciato la predilezione solo per Lui, l'ha trasmessa ai suoi, ed è arrivata a noi in queste parole: "Ti ho amato di amore eterno" (Ger 31,3), e ancora: "perché tu sei prezioso ai miei occhi, perché sei degno di stima e io ti amo". (Is 43,4). Tali parole sono la "nostra nube", esse rivelano la voce di Dio, dirci quanto ci ama!
Oggi in questa festa di luce, lasciamo entrare il Signore, come se il nostro cuore fosse quell'alto monte, dove Lui è venuto a mostrare il meglio di sé. Si! Proprio il nostro cuore, a volte così buio, ferito e fragile, è il luogo in cui possono avvenire meravigliosi contrasti e rivelarci l'amore di Dio.