Tante incongruenze troviamo nel Vangelo di oggi. I discepoli, molti dei quali erano pescatori, per esperienza sanno che non si attraversano il mare al buio di notte, men che meno con un forte vento; poi vedono Gesù e invece di riconoscerlo si spaventano, eppure avevano appena mangiato con Lui, sono stati testimoni di un miracolo di pani e di pesci; hanno visto Gesù essere compassionevole con una folla bisognosa di pane e d'amore, di essere guarita, di ascoltare la sua parola.
Gesù ancora una volta rassicura tutti: "Sono io, non abbiate paura!". Lui si fa presente, proprio quando sembra che la nostra vita non riesca ad attraversare i passaggi della sua storia, senza qualcuno che ne accompagni il suo andare. Abbiamo bisogno di questo Dio d'amore, che plachi il tumulto del nostro cuore. Non dobbiamo aver paura di Dio, questa ci coglie non tanto per assenza di coraggio, quanto per mancanza di fiducia, quando ci facciamo un'idea sbagliata di Dio, pensando che Lui voglia toglierci qualcosa, invece Egli dona, non scordiamocelo mai. Dona tutto se stesso, perché la nostra vita possa attraversare ogni momento, ogni situazione, tutta la nostra storia per approdare ad una fede libera e senza paura.