MARTEDÌ DELLA XI SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
Il Vangelo di oggi è una parola molto chiara, che non avrebbe neppure bisogno di un commento, ma soltanto di essere ascoltata, meditata, perché si cali nel profondo del cuore, per cambiarlo dal di dentro, per renderlo uguale al cuore di Cristo. Una parola da pregare, per entrare in quella logica d’amore che cambia il nostro agire.
Per Dio ogni uomo è un figlio amato anche se gli è nemico. Il sacrificio di Cristo è stato proprio questo: mostrare l’amore infinito del Padre per tutti gli esseri umani.
Dio non ha nemici, ma figli. Così amare il nemico, diventa amare lo stesso tuo fratello amato dal Padre.
Eppure molte volte abbiamo sperimentato di avere dei nemici, di non riuscire ad amarli e addirittura di fare fatica ad amare noi stessi.
Come fare? Contempliamo quel Dio in croce che dà la vita per i suoi nemici, contempliamo l’essenza di Dio: gratuità d’amore assoluta, Spirito che dà vita, la sua vita anche per me. Cosi la perfezione dell’amore ad immagine di Dio, per noi, non è fare tutto perfetto, perché non ne siamo capaci, bensì è vivere di misericordia e nella misericordia: amore che parte dal cuore per ogni fratello, me compreso.