Shekinaheart

Seminatore


24 LUGLIO 2024

MERCOLEDÌ DELLA XVI SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)

Ogni contadino seleziona la sua semente, semina e pianta con fiducia nella forza del seme e nella generosità della natura, confida in una stagione favorevole che dia un buon raccolto. Ma il seminatore di questa parabola sembra essere uno strano seminatore che "spreca" seme, getta ovunque il suo germe di vita.

Dio non tiene nulla per sé, ci ha dato tutto e ha dato tutto se stesso, in ogni vita c'è un germe di Dio. Egli è un seminatore che non guarda le stagioni, semina sempre solcando tutti i terreni, continua a lasciar cadere delle sue mani semi di ogni tipo, a volte minuscoli, quasi impercettibili, germi di vita che non si sa dove e come germoglieranno.

Dio è paziente, aspetta che quel campo che siamo noi, accolga nel suo terreno, nel suo cuore il germe della salvezza. In ogni cuore è presente almeno una zolla di terra buona,

in cui poter produrre frutto, e il Padre non perde mai la speranza che ogni figlio possa far germogliare e crescere buoni frutti, secondo la possibilità di ciascuno.

Nel Regno di Dio non ci sono condizioni di "spreco", ma solo di dono; e quando l'amore di Dio riversato su tutti gli uomini senza distinzione, ci sembra uno spreco, ricordiamoci che anche noi siamo amati cosi come siamo, per puro dono.

Affidiamo al Signore il terreno del nostro cuore e proviamo a far crescere il seme che Lui ci dà, facciamogli spazio, cosi che anche la nostra poca terra fiorirà. Non escono forse fiori anche dalle crepe?

"Signore,

cresca in me la tua forza

ed il tuo amore.

Cresca in me quella speranza

che mi guarisce,

perché è dono tuo.

Dammi il tuo cuore

per posare il mio.

Cura la mia terra arida,

così che quel fiore appena nato

veda in Te ciò che da sempre desidero: una possibilità."

(Shekinaheart eremo del cuore)