LUNEDÌ DELLA XXI SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
Un tono di rimprovero ci colpisce subito nel vangelo di oggi: “Guai a voi”. Ma Gesù non ci vuole minacciare, vuole avvertirci del male in cui possiamo incappare se non poniamo attenzione alla realtà del nostro vivere e agire, quando ci muoviamo più nell’apparenza che nella sostanza; quando anche il fare non deve essere fatto per far sembrare gli altri dei trasgressiori.
Gesù non rimprovera l’uomo nella sua fatica umana, per la sua debolezza, conosce bene i suoi limiti, le difficoltà, le sofferenze, lo avverte del male di voler apparire giusto, sembrare perfetto senza porre impegno nell’esserlo realmente. Costui è l’ipocrita che dice e non fa, come un attore che recita una parte, ma non corrisponde alla realtà, persino la verità viene distorta a suo tornaconto e non si accorge che si fa del male con le sue stesse mani.
Gesù mette in luce questa ipocrisia, vuole aiutarci a leggere la realtà con occhi nuovi, il nostro agire deve essere ispirato dall’amore cosi da percepire i segni di Dio e camminare alla luce della sua Parola.