Chi di noi può sempre dirsi fedele alle leggi o alle norme che è chiamato a seguire e mettere in pratica? Gesù ci avverte perché il nostro agire abbia un ordine di grandezza coerente: non si deve essere esigenti con le cose minime e poi lasciar correre su quelle veramente importanti, quali la giustizia, la misericordia e la fedeltà.
Non dobbiamo apparire belli o perfetti, dobbiamo vivere al meglio delle nostre possibilità, con la forza di quell'amore che Dio ci ha donato, con la sua Parola che ci aiuta a discernere i sentimenti e i pensieri del cuore.
Il nostro vivere la fedeltà alla legge, sia la fedeltà all'amore, non ad una norma senza vita; siamo noi la vita della norma. Non spaventiamoci della nostra debolezza, della difficoltà, perché il Signore ci sostiene, ma è importante invece, non cercare scappatoie per svincolare quello che non ci piace.
Oggi chiediamo al Signore di aiutarci a diventare "astuti" nell'amore per avere uno sguardo e un cuore limpido, cosi sapremo coniugare giustizia, misericordia e fedeltà, riconosceremo il dono che siamo per noi stessi e per gli altri.
"Signore,
sia la tua Parola
la guida ai miei passi.
Ti prego: guarisci il mio cuore.
Allontana da me l'apparenza
e l'approvazione,
fa che mi interessi solo il tuo sguardo,
così da accogliere chi mi sta accanto con quella misericordia