Il suo cuore è lontano da me

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01 Settembre 2024

XXII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO B

Gesù nel Vangelo di oggi cita Isaia: “Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me”. Parole che esprimono bene la nostra condizione quando ci allontaniamo da Lui.

Andando avanti nella narrazione del testo, vediamo che esso ci parla di apparenza: riti per rimanere puri, perfetti, ma in verità tutta questa fatica non purifica il cuore se esso non si converte, ovvero, non prende la giusta direzione.

Questo può capitare persino a noi e non dobbiamo spaventarci o incolpare altri, oppure noi stessi, con il rischio di finire per puntare il dito. Andiamo a Lui e diciamogli: Signore, oggi, io ho scoperto che sono anche questo…., deponiamo le maschere. Permettiamo almeno a Lui di entrare nel nostro cuore, Egli che ti dice: ti amo così tanto che morirò per te. Si anche per te, non perché tu sia l’unico responsabile di un dolore tanto grande, ma perché tu faccia esperienza che desidera risorgere in te, nel tuo cuore, così che fuori di te esca la sua vita. Allora ogni parola sarà detta alla sua luce, le tue azioni sentiranno un nuova forza e tutto quello che hai fatto finora, non è sprecato, é quel tempo in cui Egli era già in Te, a prendersi cura dei tuoi pezzi lasciati per strada, così che un giorno possa riprenderli e donarti in unità senza preoccuparti dell’apparenza.

“Signore,

aiutami a recuperare quei pezzi lasciati per strada,

perché tu sei l’unico su cui posso contare,

affinché la mia storia non sia frantumata,

ma germogli di boccioli nuovi.

Cosa sarebbe la mia vita senza quei pezzi?

Sono io in tutti essi,

aiutami a svegliarmi ad accorgermi che in quei pezzi, c’eri già tu,

uomo Dio risorto,

mio Signore, mio Dio.”

(Shekinaheart eremo del cuore)