MERCOLEDÌ DELLA XXII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)
Oggi il Vangelo ci consegna un'immagine di tanta tenerezza
Gesù “Si china sopra di lei”, sulla suocera di Pietro; un gesto che richiama una cura materna. Qui prima di leggerci un miracolo, vediamo cura e attenzione, volontà di avvolgere con l’amore chi gli sta di fronte chi è malato, chi è debole.
Questa donna non solo si alza dal letto, ma si mette a servizio degli ospiti, segno che è guarita completamente. "Servire" è il verbo fondamentale, la suocera di Pietro serve il Signore della vita, che non è venuto per essere servito, ma per servire". Servire è la prerogativa fondamentale di Dio, che è Amore. L’amore è servizio per l’altro, non servirsi dell'altro. La nostra malattia è l'aspettarci che gli altri debbano fare qualcosa per noi, che tocca più agli altri che a me: l'egoismo si serve dell’altro.
Il miracolo che Gesù compie, è quello di strapparci dal nostro egoismo, per farci diventare veramente liberi, così da metterci a servizio gli uni degli altri con gesti di cura e di tenerezza, senza dover temere di apparire deboli. L'amore si mette a servire.
"Tu Dio,
dal cuore grande,
non ti risparmi nell'amore,
ti chini su di me,
sul mio dolore per guarirlo.
Aiutami a vederlo,
a sentirti accanto
proprio nel buio di me,
così che un giorno alzando lo sguardo veda di te, tutto l'amore che hai,