Nella giornata di oggi, la Chiesa ci fa dono di pregare gli angeli custodi. Viviamo questa giorno come il dono di poter nuovamente sentire per noi la vicinanza di Dio. La prima lettura ci parla proprio di loro, i messaggeri di Dio, che camminano nella strada davanti a noi.
Messaggero fu l'angelo per Maria, come per Zaccaria; l'angelo viene ad annunciare la cosa più bella che il nostro cuore possa sentire: non sei solo. Dio è accanto a te, ti tiene la mano, fa i passi che tu stesso non sai compiere, ti solleva il cuore con il dono di un amico o di un sorriso inaspettato, sta con te in silenzio nel tuo pianto con amore. Tu sei amato da Dio, non piangere nonostante il dolore, respira perché c'è una lieta notizia: tu sei amato da Dio.
Chi è il mio angelo? Non lo so. Forse però, è pur vero che possiamo anche noi essere angeli gli uni degli altri, quando portiamo la buona novella, quando non guardiamo a noi stessi, ma diveniamo come bambini che si lasciano porre al centro, nella consapevolezza che c'è un angelo pronto a vegliare su di loro, così da esclamare:
"Angelo di Dio,
custode del mio cuore
proteggilo dal male,
liberalo dal dolore,
donagli quel calore che proviene dall'amore di Dio.
Parlami di Dio, portami a Lui
e quando errando perderò la strada, conducimi da Gesù