Risposta

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17 Novembre 2024

XXXIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – ANNO B

Il vangelo di oggi, inizia con uno scenario apocalittico che non è poi cosi lontano dai nostri giorni, dove guerre, carestie, sofferenze di ogni tipo distruggono i popoli, e la domanda che sorge in cuore è poi sempre la stessa: perchè la storia fa vivere sempre tanto dolore? La risposta potrebbe essere: come può essere consolato un cuore, se non c’è nessuno che si mette accanto per condividere il suo dolore? Il segreto sta nel cuore di Dio da cui ciascuno può attingere il senso della vita, che è l’essere custoditi dal suo amore come linfa che fa spuntare nuovi germogli.

Ogni essere vivente ha un inizio e una fine da cui non si può esimere, per questo è necessario allenare il nostro cuore ad essere sveglio, a vivere quella parola eterna che non passerà mai; solo lì ogni evento troverà luce: nella morte e risurrezione di Cristo. Allora alziamo il capo e contempliamo la bellezza racchiusa in ogni germoglio di vita, qui, ora e per l’eternità, vita di Dio per me; disegno di salvezza che raccoglierà tutto e tutti a sé.

“Signore,

aiutami a sentirmi amato da te,

a sentire che la mia vita

è un tuo desiderio di bene per me.

Fa che la luce di te

illumini il mio cuore e mi dia la forza.

Quando sono di fragile

di venirti a cercare,

nel dolore cercare il tuo conforto

e nel vuoto ritrovare

la tua pienezza.” (Shekinaheart eremo del cuore)