Lo voglio

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Sabato – FERIA PROPRIA DELL’11 GENNAIO

Gesù viene a sanarci da quel male che ci isola, ci esclude dalle relazioni, viene a guarire quella cancrena che ci “mangia” e ci porta alla morte. Il lebbroso non può vivere con gli altri, non può toccare nessuno, il suo corpo porta i segni del suo disfacimento, è come un “uomo morto” che cammina. Ma quest’uomo desidera vivere, non vuole restare escluso, lontano dalla vita, va in città e con audacia e fiducia prega Gesù che passa: “Signore, se vuoi, puoi purificarmi”. Non si impone, prega, mostra il suo desiderio di vita a chi sa che può dargliela, perchè solo Dio è fonte di vita nuova.

Gesù non teme di toccare le parti morte, impure, malate della nostra vita e non guarisce solo il corpo, tocca quel corpo per purificare tutto l’uomo. Ci guarisce dai nostri limiti, dalle ferite, da cio che sgretola la nostra vita, dal peccato che ci allontana da tutto e da tutti, persino da noi stessi. Gesù tocca, stende la mano, entra in contatto con la nostra malattia, vuole guarirci. Con Lui abbiamo la possibilità di rinascere sempre nuovi.

Allora consegnamo a Dio la nostra lebbra, quanto ci impedisce di vivere liberi nell’amore e lasciamoci toccare dalla sua mano, dalla sua misericordia, dal suo desiderio di vita piena per noi: “Lo voglio, sii purificato!”.

“Signore,

mi puoi aiutare?

“Lo voglio”. La tua risposta

è un segno di quel dolore

che è già andato via,

ma di cui io porto i segni.

O lebbrosi della terra

non rimanete come morti,

il Signore è già arrivato,

sentite i passi, ha toccato il cuore,

ora una nuova vita avanza,

possa essere per tutti noi

un anno di grazia.” (Shekinaheart eremo del cuore)