Rabbunì

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LUNEDÌ 22 LUGLIO 2024

SANTA MARIA MADDALENA – FESTA

Maria non teme di sfidare la notte, il buio, per trovare l’amato del suo cuore, si è recata al sepolcro di buon mattino; non poteva aspettare la luce del sole, perché nel suo cuore era presente una luce di speranza che l’ha spinta fino al sepolcro. Il suo cuore gonfio di dolore, ma anche carico di amore aspettava, sperava: tutto non poteva finire cosi in un sepolcro.

L’amore spinge a cercare l’amato, Lui è il Signore della vita, Maria lo crede fermamente e se non poteva rivederlo, almeno poteva restargli accanto, custodirlo.

Ma la tomba è vuota! E dopo aver dato l’annuncio agli altri, ella rimane presso il sepolcro a piangere. Quegli occhi che erano arrivati nel buio, ora gurdano il vuoto, un’assenza che non conosce, perché il ricordo che ha, appartiene alla vita.

Gesù raccoglie tutte le lacrime di Maria, come quelle di tutta l’umanità e illumina di nuova vita ogni tristezza più profonda. Una nuova alba si accende nel cuore di Maria. Gesù la chiama per nome: “Maria!”, la ridesta alla vita. La voce di Gesù la riporta alla sua presenza: il suo Signore è presente, ora può scorgere davanti a sé tutto quello che non osava nemmeno sperare. Maria vuole trattere Gesù, il suo cuore è gonfio di gioia che non può trattenere,

il suo maestro vivo!  Da questo incontro, anche Maria vivrà una vita nuova, vivrà da discepola del Signore verso quei fratelli e quelle sorelle con cui, giorno dopo giorno ne condivide il cammino, perché la resurrezione di Gesù, non è solo la sua resurrezione, bensì quella di ciascuno di noi.

“Rabbuni”, maestro del cuore,

risorgi per me dalla mie ferite,

risorgi con me

da quella fatica che mi sfianca.

Risorgi.

Togli quella pietra

che non mi permette di andare.

Sono qui e ti aspetto

è l’amore che mi fa credere.

Io credo in Te,

io amo Te

e se anche dovessi aspettare

giorni e notti,

non sarà mai abbastanza

rispetto a quanto Tu hai atteso me rivolgermi così a Te.”

(Shekinaheart eremo del cuore)