Sulla barca

sulla barca

 

18 GENNAIO 2024

GIOVEDÌ DELLA II SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO PARI)

Gesù si ritira con i suoi discepoli, ma molta folla lo sta cercando, da ogni parte, da ogni città, tutti lo cercano perché fa cose prodigiose.

Cosa spinge noi oggi a cercare Gesù, a seguirlo ad ascoltarlo? Non esiste un altro Dio che dà la vita per me, che propone un cammino di libertà nell’amore, dove l’uomo ritrova se stesso, viene amato e perdonato. Egli ci attira a sé guardando al segno della Croce, un amore folle, “perché tu non sei altro che fuoco d’amore, pazzo della tua creatura.” Scrive Santa Caterina da Siena, un Dio follemente innamorato dell’uomo, disposto a sacrificare il suo unico Figlio, perché tutti gli altri figli ritrovino la libertà di amare il bene, di amare l’Amore.

Dio chiede solo di essere amato, si fa mendicante di un amore che ci ha donato prima che noi fossimo. Dio che vuole vivere una relazione con l’uomo, perché l’uomo possa vivere della gloria di Dio.

Saliamo anche noi sulla barca con Gesù, restiamogli vicino, apriamogli il cuore, Lui sa bene come prendersene cura e guarirlo; solo così potremo testimoniare con convinzione quanto questo amore ci colpisce nel profondo e trasforma la nostra vita.

 

“Signore, 

nella folla che schiaccia, 

nel mare che si muove, 

sii Tu il mio punto fermo, 

sii Tu la mia barca, 

la mia forza per non cadere e non affogare

e potermi sentire amato in ogni momento, 

in ogni contesto, 

perché Tu annulli la distanza,

mi prendi con Te, Ti fai vicino. 

O Dio, aiutami a sentirti così profondamente 

da non temere più nulla, 

perché desidero starti accanto da sempre.”

(Shekinaheart eremo del cuore)

C’è bisogno

c'è bisogno

 

 

GIOVEDÌ 14 SETTEMBRE 2023

ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE – FESTA

Prima lettura:Nm 21,4b-9 Oppure:Fil 2,6-11

Salmo: Dal Sal 77 (78)

Vangelo: Gv 3,13-17

“Così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo”. C’è bisogno di Dio in questo mondo. Il Signore sa, conosce quel desidero profondo di Lui che si può manifestare in tanti modi, a volte anche nel rifiutarlo.

C’è bisogno di un Dio vicino, ma posto anche in alto, affinché il nostro cuore fatto per il cielo, risplenda di speranza.

Abbiamo avuto bisogno della croce, perché ora ogni volta che la guardiamo, possiamo sentirci dei salvati.

La festa dell’esaltazione della croce è la festa dell’estensione del Suo amore, di un amore così grande, che non esiste cuore che non possa farne esperienza. Sia questa festa, un modo per ritornare a guardare il crocifisso con gli occhi della speranza, la speranza che per noi crocifissi dalla vita, è aver incontrato un Dio in grado di farsi carico di ogni difficoltà o dolore, persino del nostro peccato

Alziamo lo sguardo a colui che hanno trafitto, noi trafitti di strada, carichi delle fatiche di ogni tempo, volgiamo gli occhi a Colui che in ogni tempo rinnova il Suo amore.

L’amore, l’offerta della sua vita, vale ora come in quel tempo, è costante, affinché tutti possiamo ritornare da Lui. Non importa quanto tu ti sia perso, cio che conta è che Dio ha avuto bisogno di trovarti, perché nessun figlio mai sarà disperso, perché mentre tu cerchi il Suo sguardo, Egli ti ha già guardato ed in quello sguardo vi è la salvezza, in quella croce la speranza ed il segno che su questo mondo, c’era bisogno di Dio.

“C’è bisogno di Te, Signore!

Io ho bisogno di Te, del Tuo amore, del Tuo perdono,

di quella speranza capace di farmi alzare al mattino,

perché anche se non so

come andrà la giornata,

sarò amato da Te.

C’è bisogno di Te,

di un Dio messo in croce per amore, per me, per tutti.

C’è bisogno di una presenza pronta ad accogliere,

perché quando nel dolore

diciamo: mio Dio,  Tu ci rispondi:  sono qui.”

(Shekinaheart eremo del cuore)