Non temere, Maria

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SABATO 25 MARZO 2023

ANNUNCIAZIONE DEL SIGNORE – SOLENNITÀ

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Is 7,10-14; 8,10c

Salmo: Sal 39 (40)

Seconda lettura: Eb 10,4-10

Vangelo: Lc 1,26-38

“A queste parole ella fu molto turbata.”

Un annuncio sconvolgente raggiunge Maria, il turbamento le invade il cuore, e prima che lo smarrimento prenda il sopravvento, arrivano le parole consolanti dell’angelo: “Non temere, Maria”.

Dio sa di che stoffa siamo fatti, ma questo non lo preoccupa, entra nella vita di Maria per farne un capolavoro, per riempirla di vita. Entra anche nelle nostre vite sebbene abbiano turbamenti, emozioni confuse, ci sentiamo poveri e inadeguati. Egli ripete non temere la tua povertà, perché avrai vita dalla grazia.

Cosi Maria viene colmata di Grazia, Dio si è chinato su di lei, perché trabocchi di Dio e da questo fiume di grazia germogli un figlio, seme della vita Divina: Gesù.

Un annuncio che illumina la storia a partire dal buio di un grembo, dove solo Maria sapeva che l’origine di quel seme, veniva dalle parole dell’angelo.

Come Maria, anche noi siamo chiamati ad aiutare il Signore ad incarnarsi in questo mondo, prendendoci cura della sua parola, a renderlo vivo e presente, nel nostro vissuto, ad amare questo Dio bambino, che vivrà nella misura in cui sarà amato. Perciò lasciamo da parte le paure e i turbamenti per non perdere il tempo di Dio, il dono della sua grazia.

“Maria,

ti affido questo tuo figlio che sono io,

fatto di paure e di speranze,

di fragilità e tenerezza.

Maria, abbi cura di me.

Tu, che hai fatto della tua vita un Si a Dio,

rendi il mio cuore libero,

affinché anch’io nonostante il buio del mio cuore,

possa portare alla luce un frutto di speranza:

l’amore per Tuo figlio, Gesù, che ci hai donato,

per essere la nostra forza e la nostra gioia, per sempre”.

(Shekinaheart Eremo del cuore)

 

Colmata di grazia

colmata di grazia

 

 

MARTEDÌ FERIA PROPRIA DEL 20 DICEMBRE

LITURGIA DELLA PAROLA    (clicca qui)

Prima lettura: Is 7,10-14

Salmo: Sal 23 (24)

Vangelo: Lc 1,26-38

“Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio”.

In queste parole troviamo tutto il progetto di Dio per l’umanità. Trovare grazia presso Dio, equivale ad essere avvolti dal suo amore che da vita, dà una nuova identità: l’amore con cui siamo amati.

Maria è colmata di grazia, di amore, di gioia, entra nel disegno di Dio da prima dell’inizio del mondo. Solo con la forza di Dio Ella può rispondere: “si”, perché Dio è da sempre “si”, e “amore” per tutta la sua creazione e aspetta che qualcuno liberamente gli dica “si”, solo allora il suo desiderio è compiuto. La stessa creazione è compiuta, perché nel “si” a Dio questa diventa come Lui: l’amore rende simili, rende uguali.

Maria ha generato il figlio di Dio; l’uomo attraverso il suo libero “sì” all’amore di Dio, è chiamato a portare Dio, in modo che tutto il mondo diventi divino e Dio sia tutto in tutti. Quindi è proprio per la risposta dell’uomo, che il creato raggiunge il massimo delle sue possibilità: il ritorno alla sorgente della vita.

Il futuro dell’uomo è Dio, perché l’uomo è apertura all’infinito, e attraverso l’amore, non solo gli diamo corpo in questo mondo, ma viviamo di Lui e in Lui ricolmi della sua grazia.

“Signore,

aiutami a dire di “sì” nonostante vi sia fatica,

fammi comprendere che il Tuo “si” è apertura,

affinché lo dica anch’io,

poiché solo nell’amore ricevuto io posso donare.

E se sentissi di non avere più nulla,

Tu sostienimi affinché sia forte

della Tua forza,

sereno della tua pace

e pieno di speranza

e segno anche per chi l’ha perduta”

(Shekinaheart Eremo del Cuore)